“Ripartiremo e sarà una primavera”, concerto da brividi di Andrea Bocelli

Un concerto emozionante da un Duomo di Milano deserto, un canto che si è librato come una preghiera tra le volte gotiche per esorcizzare il coronavirus: Andrea Bocelli si è esibito in diretta streaming sul suo canale YouTube. Il primo brano è stato Panis angelicus di Cesar Franck, poi l’Ave Maria di Bach/Gounod, il Santa Maria di Mascagni, il Domine Deus rossiniano dalla Petite Messe e a chiudere Amazing Grace, celeberrimo inno cristiano di ringraziamento, concepito nel ‘700 e ispirato da una conversione.

La voce del tenore era accompagnata dalla musica dell’organo suonato dal maestro Emanuele Vianelli, primo organista del Duomo. La preghiera collettiva nella domenica di Pasqua è stata dedicata alla città di Milano e all’Italia intera, ferite dai morti e dai contagi della pandemia di coronavirus. Le immagini erano intervallate da foto delle città più ferite dalla pandemia, da Bergano e Brescia fino a New York. «Pregare, nella casa di Dio e nel giorno della principale solennità cristiana, affinché possiamo superare quanto prima questo periodo drammatico, ripartendo con una nuova consapevolezza, pervenendo a un nuovo concetto di cura del prossimo e del pianeta», aveva spiegato Bocelli prima del concerto.

Come il 7 aprile scorso ha scritto sulle pagine del «Corriere della Sera» lo stesso artista, «come diceva Sant’Agostino chi canta prega due volte… Ebbene, utilizzando la musica, linguaggio universale che di per sé ci parla del miracolo della vita e di Colui che l’ha creata (sussurrandoci indizi sulla Sua immensa grandezza), chi vorrà congiungerà le mani al cielo ed io, sperando di esserne all’altezza, presterò la mia voce alla sua preghiera. La chiesa sarà vuota, ma saremo, mi auguro, una vastissima folla interconnessa, grazie ad internet, unita da quel filo sottile che è la fede, più forte di ogni apparente distanza.

Saremo congiunti da uno slancio verso la bellezza che, di per sé, anche per chi credente non è, è terapeutico e costruisce legami». La Pasqua cristiana, prosegue il cantante che con la notizia del concerto ha raggiunto oltre 5,2 milioni di persone nel mondo, «col suo messaggio d’amore e di redenzione, mi sembra un momento perfetto per fermarsi e riflettere, su ciò che stiamo vivendo e sull’occasione che abbiamo, per ricominciare con una rinnovata gerarchia di valori, ripartendo, forti della nostra ritrovata fragilità, reimparando ad ascoltare il cielo e la nostra coscienza». corriere.it