Rivoluzione dell’arte, l’Impressionismo compie 150 anni
Da una parte artisti impegnati a ripetere mitologie d’altri tempi. Dall’altra, un gruppo eterogeneo di creatori che dipingono il mondo come lo vedono: la folla nei giardini, le ballerine a teatro, le albe indefinite, le stelle pulsanti. Respinti dall’accademico Salon, nel 1874 questi «barbari» si radunano nello studio del fotografo Nadar in una mostra che cambia la storia: nasce l’Impressionismo, dal nome della marina di Claude Monet, Impression, soleil levant. La copertina 632 è della studentessa Laura Pizzolato (Montebelluna, Treviso, 2005), che ha partecipato con 60 compagni alla mostra «Give peace a Chance» A centocinquant’anni da quella rivoluzione, il nuovo numero de «la Lettura», il #632, sabato 6 gennaio nell’App e domenica 7 in edicola, si apre con un focus dedicato alla corrente artistica, al suo lascito, e all’anno di celebrazioni che in Francia si unisce all’occasione dei Giochi olimpici di Parigi. A proposito dell’App, l’abbonamento è in promozione al prezzo speciale di euro 19,99 all’anno (anziché 39,99). Oltre al nuovo numero de «la Lettura» che nell’App si può leggere già al sabato, questo strumento digitale offre l’intero Archivio dei numeri de «la Lettura» usciti dal 2011 a ora, divisi per anno, da esplorare anche con un motore di ricerca avanzato. Inoltre i Temi del Giorno, extra solo digitali (quello di domenica 7 gennaio, firmato da Gian Mario Benzing sull’impressionismo in musica, a partire da Debussy), e gli Originals, testi di grandi scrittori pubblicati in traduzione italiana su «la Lettura» e qui disponibili in lingua originale. L’App si può scaricare da App Store e Google Play. L’abbonamento si può sottoscrivere anche da desktop a partire da questa pagina. Per gli abbonati, i contenuti sono visibili anche da pc e Mac a partire dalla propria pagina Profilo. Un anno di App de «la Lettura» può essere anche regalato, con l’opzione Regala un abbonamento, raggiungibile da qui. Tornando al supplemento, un intervento di Vincenzo Trione narra l’avventura e lo spirito innovativo degli impressionisti; il servizio di Stefano Bucci racconta la grande mostra che il Musée d’Orsay aprirà a Parigi dal 26 marzo e alla National Gallery di Washington dall’8 settembre, insieme a un grafico che illustra il tour di 178 opere prestate dal museo parigino a varie istituzioni in Francia, con sconfinamenti anche in Italia. Altri articoli riflettono sul rilancio francese voluto da Emmanuel Macron tra celebrazioni artistiche e Olimpiadi, con l’intervista di Stefano Montefiori al politologo Gilles Gressani. Nel supplemento anche un ricordo del filosofo Norberto Bobbio (1909-2004) a vent’anni dalla morte, nell’analisi di Maurizio Ferrera (mercoledì 10, con il «Corriere» sarà in edicola il saggio di Bobbio Il futuro della democrazia, euro 9,90 più il costo del quotidiano). Mentre la giornata elettorale a Taiwan, il 13 gennaio, è l’occasione per ripercorrere la storia dell’isola, dall’età coloniale a oggi: ne scrivono Maurizio Scarpari e Guido Santevecchi. Nei Libri, il dialogo «bolognese» a cura di Helmut Failoni tra il giallista Antonio Manzini (dal 9 gennaio in libreria con Tutti i particolari in cronaca, Giallo Mondadori) e il cantautore Samuele Bersani (il suo tour partirà il 2 aprile al Teatro degli Arcimboldi di Milano). Nelle Maschere, sei pagine dedicate al teatro: tra i focus, l’Antonio e Cleopatra diretto da Valter Malosti, in scena a Modena dal 10 gennaio; e gli otto atti unici di Cechov dal 9 gennaio al Teatro Due di Parma, con un articolo di Maurizio Porro, e otto riflessioni di altrettanti interpreti degli spettacoli. Chiude il numero il racconto dell’autrice bestseller Kate Mosse: tra realismo e fantastico, un pianto notturno in una casa nuova svela la storia di una famiglia scomparsa. Alla scrittrice è dedicato il Tema del Giorno di sabato 6 gennaio nell’App de «la Lettura», a cura di Paola De Carolis. corriere.it