Rufa attacca gli esponenti locali di centrodestra
Il candidato a sindaco Gianfranco Rufa attacca i referenti locali del centrodestra. «Come si può dichiarare di essere di Destra e candidarsi a Sinistra? – Si interroga l’aspirante sindaco – Come si fa a portare i voti ad un candidato presentato dall’on. Scalia e dall’on. Nencini, e starsene seduti a far finta di nulla? Non c’è alibi, non c’è giustificazione alcuna quando si tradiscono gli ideali. Un uomo di Destra, se così fosse, a testa alta lotterebbe per ciò in cui crede e si troverebbe a disagio tra chi professa altri credo. E invece tanti sono rimasti in silenzio, relegati al ruolo di spettatori, mentre esponenti dichiaratamente di Sinistra tessevano le lodi di programmi amministrativi fino a ieri non condivisi. Vergogna e disonore. Chi sta con Cretaro o Campanari vota e porta voti a Sinistra. Spero solo che questi signori provvedano quanto prima a tesserarsi direttamente con il PD e spero che, in futuro, non abbiano il coraggio di dirsi giustificati o pentiti. Fino a prova contraria, non ho mai rubato, offeso o ‘inciuciato’ come qualcuno ha pubblicamente dichiarato. La scelta di alcuni di approdare in altri schieramenti politici è giustificata solo dalla sete di poltrone: non vogliamo questi uomini a Destra». Rufa attacca anche Massimo Uccioli, presidente in carica del Veroli Basket. «Mi lascia alquanto sconcertato, inoltre, sapere che alla presentazione del candidato a sindaco Simone Cretaro un ‘privato cittadino’ (chiamato ad intervenire non si sa bene a quale titoli) abbia concluso l’elogio al suo candidato con uno slogan a dir poco infelice: ‘Rufa troppo presto, Campanari troppo tardi, Cretaro adesso’. A lui rispondo che mi dispiace non averlo tra i miei sostenitori visto che anch’io, in qualche modo, ho contribuito a rendere grande il Veroli Basket. Inoltre, ritengo che invitare un cittadino anche se presidente di un’importante realtà sportiva, offenda il sudore di tutti gli altri cittadini che vivono, lavorano e amano Veroli, a partire dalla mia famiglia la cui attività è anch’essa conosciuta e stimata in tutta Italia. Non mi pare di aver mai ricevuto un elogio così esagerato da bloccare persino un Consiglio comunale».