Salone del Libro, parola allo scrittore Javier Cercas
«Sono i lettori che fanno i libri dei capolavori, come disse giustamente Paul Valéry, ecco perché eventi come il Salone del Libro di Torino sono così importanti. Gli scrittori fanno metà del lavoro, l’altra metà la fa il lettore». Così lo scrittore spagnolo Javier Cercas all’inaugurazione del 31esimo Salone del Libro di Torino, dove ha tenuto una lectio magistralis in una Sala Gialla gremita, in visitatori in coda all’esterno in attesa di poter entrare. Dopo la serata inaugurale alle Ogr, si è aperta ufficialmente la manifestazione con il taglio del nastro dei presidenti di Senato e Camera, Elisabetta Alberti Casellati e Roberto Fico («Gli editori sono un bene da difendere. Questa è la città del libro») e il ministro Dario Franceschini, accolti dalla sindaca Chiara Appendino. Gli ingressi sono stati presi d’assalto a partire dalle 9,30, con lunghe code fuori dal Lingotto, soprattutto di scolaresche. «Vedere le code mi emoziona», ha commentato il direttore del Salone Nicola Lagioia, «Sarà una delle edizioni più belle e ricche della storia del Salone».