Saluto fascista non è reato alle commemorazioni, ecco la decisione della Cassazione

Un momento della commemorazione di Sergio Ramelli, il giovane militante del Fronte della Giovent˘ ucciso nel 1975, Milano, 29 aprile 2022. ANSA / Marco Ottico

La Cassazione a sezioni riunite ha deciso: il saluto fascista (o romano) nella sua espressione commemorativa non è reato. Per essere perseguito penalmente dovrebbe accompagnarsi alla volontà di ricostituire il partito fascista che come è chiaro è piuttosto difficile da dimostrare e perseguire. «Pronuncia garantista dei giudici» esulta l’avvocato Domenico di Tullio che si era appellato alla cassazione per via di alcuni imputati sorpresi in posa alla commemorazione di Sergio Ramelli. corriere.it