Sanità Frosinone-“Liste d’attesa chilometriche”
[one_third][/one_third] “Ritengo che la provincia di Frosinone debba necessariamente ripartire da una sanità a misura di cittadino – ha affermato il consigliere regionale Pasquale Ciacciarelli – Ciò presuppone un potenziamento delle strutture ospedaliere attive sul territorio, in termini di posti letto oltrechè di organico. Offrire un’assistenza sanitaria di qualità in loco è indispensabile per porre fine alla mobilità passiva che pesa fortemente sulle finanze Asl. La disparità che si registra nelle liste di attesa per esami diagnostici tra la Asl di Frosinone e le altre Asl del Lazio è indice del ritardo che investe la sanità della provincia di Frosinone. Dal monitoraggio delle liste di attesa della Regione Lazio emerge che in un arco temporale che va dall’ 11 giugno al 15 luglio 2018 i termini di legge per esami e visite sono rispettati con punte di 91.1 % nella Asl di Rieti, 90.7% nella Asl di Viterbo, 74.9% nella Asl Roma1, 76.2 % nella Asl Roma2, 8.0 % nella Asl Roma 3, 70.4 % nella Asl Roma 4, 85.0 % nella Asl Roma5, 86.4% nella Asl Roma6, mentre la Asl di Frosinone si attesta al 75.7 %, e 76.3% la Asl di Latina. E’ evidente il divario tra la Asl di Frosinone e le altre Asl del Lazio. Ritengo che questo gap vada superato, colmato, in quanto le attese estenuanti per esami diagnostici vedono vittime i cittadini, molto spesso costretti a ricorrere alle cure private. Mi preme, altresì, evidenziare che nell’area Nord le emergenze urgenze non possono confluire unicamente presso il pronto soccorso dello Spaziani di Frosinone – ha concluso Ciacciarelli – Presso il pronto soccorso di Alatri alcune patologie non possono essere trattate, mentre il PAT ad Anagni non risolve affatto il problema delle emergenze urgenze, per cui vi è bisogno di pronti soccorso e non di strutture ibride. Ho presentato un’interrogazione al presidente Zingaretti, illustrando la situazione attuale del personale Ares 118, al fine di conoscere come la Regione Lazio intende garantire un sistema di emergenza sanitaria territoriale idoneo all’importanza del servizio reso e atteso dai cittadini della Regione”.