Scuole Frosinone, Pizzutelli bacchetta Ottaviani
[one_third][/one_third] “Dal primo gennaio scatterà un’ulteriore stangata per i cittadini di Frosinone, a causa dell’applicazione delle tariffe massime per il servizio mensa in tutte le scuole del capoluogo. Per cui, gioco a malincuore a fare il guastafeste e richiamo l’attenzione su una così spinosa questione, per evitare che sotto l’albero di Natale l’attuale Amministrazione faccia trovare alle famiglie una gran brutta sorpresa”.
Non ha remore il Consigliere Angelo Pizzutelli nel manifestare il proprio disappunto a fronte di quanto appreso tre giorni fa durante la seduta della Commissione Pubblica Istruzione in Comune, nel corso della quale è emerso un quadro davvero sconfortante, circa la carenza di fondi in Bilancio (mancherebbero 140mila euro…) sufficienti a garantire a malapena fino al mese di Dicembre lo svolgimento regolare del servizio mensa secondo le tariffe attuali. “Nell’ansia evidente di mascherare la propria superficialità – spiega Pizzutelli – la squadra capitanata dal Sindaco Ottaviani si è tirata la zappa sui piedi raccontando in Consiglio Comunale una balla che ora sarò costretto a sbugiardare. L’interessamento da parte del sottoscritto c’è stato ed è avvenuto ancor prima che l’attuale Governo cittadino tirasse fuori dal proprio cilindro l’ennesima beffa. Ricordo bene infatti che già in primavera, e nello specifico in occasione dell’approvazione del Bilancio nei cui confronti ho espresso voto contrario, è stato mio scrupolo far notare come non si fosse provveduto allo stanziamento delle cifre richieste alla copertura del servizio – prosegue – Sostenuto tra l’altro anche da alcuni Consiglieri di Maggioranza, abbiamo ottenuto dalla Giunta rassicurazioni e garanzie che si rivelano ad oggi come aria fritta. Come se non bastasse, dopo tre settimane dall’apertura dell’anno scolastico, il servizio è ancora fermo al palo. Così, dai ritardi passeremo direttamente alla batosta ai danni delle famiglie! – conclude Pizzutelli – E allora mi chiedo e chiedo all’attuale Amministrazione: era davvero necessario destinare oltre 150mila euro agli eventi culturali e ai balli in piazza organizzati durante l’estate? E inoltre, a fronte di cosa questa decisione è stata ritenuta tanto più urgente e inderogabile rispetto al diritto alla somministrazione di cibo per i bambini delle nostre scuole??”.