Senato, Spilabotte interviene all’assemblea nazionale francese
La Senatrice Maria Spilabotte è intervenuta all’Assemblea nazionale francese. La Senatrice è intervenuta ufficialmente in rappresentanza del Senato della Repubblica italiano ed in qualità di vice-presidente della Commissione lavoro, autorizzata dal Presidente Pietro Grasso, sulla riunione interparlamentare sulla responsabilità sociale delle imprese e sul distacco dei lavoratori che si è svolta in Francia nella giornata odierna. L’incontro, suddiviso in tre sessioni, si è svolto sulla complessa tematica della responsabilità sociale delle imprese e sul distacco dei lavoratori. La riunione era finalizzata a promuovere la considerazione dei diritti sociali nel contesto dell’attività delle imprese europee, e la loro responsabilità in questo settore, sia in seno all’Unione europea che nei paesi terzi. La Senatrice Spilabotte ha relazionato alla presenza di tutti i rappresentanti dei paesi europei e del parlamento europeo. Spiega la Senatrice Maria Spilabotte: “Si è trattato di un importante e delicato incontro finalizzato ad approfondire le criticità emerse in fase di esame della nuova direttiva europea 96/71/CE in tema di distacco dei lavoratori presso un paese comunitario diverso da quello di appartenenza. Il Parlamento italiano, così come molti altri, ha espresso un parere motivato segnalando alcuni aspetti critici sulla materia: poichè il numero delle segnalazioni da parte dei Paesi è elevato, vi è stata l’avvio della cosiddetta “procedura del cartellino giallo” che obbliga la Commissione europea a riesaminare la proposta di direttiva. Nello specifico noi come Commissione Senato abbiamo evidenziato: l’ampiezza dei 24 mesi previsti per il distacco (da ridurre a 12), le difficoltà derivanti dall’introduzione del concetto di retribuzione, il suggerimento a definire meglio il riferimento ai contratti collettivi, l’opportunità che, in caso di somministrazione transnazionale da parte di agenzie comunitarie, vi sia un obbligo di comunicazione preventiva alle autorità nazionali del Paese in cui si svolge l’attività di somministrazione e si preveda una anagrafe dei lavoratori somministrati inviati in Italia; l’introduzione di una normativa specifica riservata al settore dell’autotrasporto. L’incontro è stato estremamente positivo e sono convinta che in un’ottica di leale collaborazione tra tutti gli Stati membri, sono fiduciosa che le difficoltà finora incontrate nell’affrontare la non facile applicazione del principio di libera circolazione dei lavoratori all’interno dell’Unione possa essere una sfida indispensabile da affrontare per migliorare il benessere dei cittadini europei e garantirne la fruizione dei propri diritti”.