Si innamora e tappezza la stazione di volantini, in Ciociaria ecco le foto


di Daniele Martino
Non c’è alcun dubbio che le mode tornino e che (come Mia Martini interpretava) la gente cambi insieme ad esse.

Abbigliamento, tagli di capelli, scarpe e lessico mutano di giorno in giorno; tant’è che a volte ci ritroviamo sui social a leggere nuove parole che ci fanno sentire come se appartenessimo alla coraggiosa generazione del ‘3. Il tutto ci preclude un quesito importante: sono i Boomer troppo lenti o la Gen-Z troppo veloce?
In questa lotta tra vecchi e giovani, jeans a vita alta e jeans a vita bassa dovremmo più pensare a ciò che ci accomuna e non a ciò che ci rende poli opposti. Nella stazione ferroviaria di Ceccano, sono stati trovati dei post-it con il testo di una canzone di Rino Gaetano, “Sfiorivano le viole”. Qualcuno nell’era del digitale sceglie ancora l’analogico per amare. Qualcuno ha deciso di interfacciarsi in maniera diversa, seguendo quello che nelle vecchie generazioni si performava.
Non che i nuovi metodi di approccio siano sbagliati, ma qui qualcuno non si è fermato ad inviare un messaggio dal divano di casa sua. Qualcuno ha parlato chiaro. In due anni di pandemia, di decessi, di mancanze, di nuove varianti, di nuovi casi, qualcuno ne è uscito migliore e ce l’ha dimostrato. È un gesto che toglie le barriere generazionali e che ci dimostra che in fondo qualcosa in questo mondo (nonostante le mode, gli scontri generazionali e le nuove parole) ci rimarrà sempre in tasca: l’amore.
