Soldi alle imprese, nel Lazio contributo di oltre 110 milioni di euro
di Francesco De Angelis*
La fiscalità di vantaggio è finalmente una realtà, con benefici importanti nei territori ex Cassa del Mezzogiorno non collocati nelle regioni meridionali.
Oltre centodieci milioni di euro (per la precisione 113) in favore delle imprese che ricadono all’interno del Consorzio Industriale del Lazio e stanziati dal Fondo per lo Sviluppo e la Coesione per la programmazione 2021-2027.
Parliamo in totale di 136 milioni di euro – perché nello stesso Decreto figura anche il Consorzio Piceno Consind – suddivisi in 48 milioni per il 2021, 43 per il 2022 e 45 per il 2023.
È di questi giorni la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale del Decreto del presidente del Consiglio su proposta della ministra per il Sud e la Coesione territoriale, onorevole Mara Carfagna, a cui va il mio ringraziamento per il sostegno e l’impegno.
Parliamo di nuova linfa per il territorio, con contributi considerevoli utili per interventi di sostegno alle imprese e finalizzati a contrastare fenomeni di deindustrializzazione. Una ratio in linea con quella che è la nuova mission del Consorzio, nato attraverso la fusione dei Consorzi Industriali di Frosinone, Lazio Meridionale, Roma-Latina, Rieti e Sud Pontino.
L’obiettivo è quello di ridare vita all’attività manufatturiera, favorendo in questa maniera l’occupazione.
Com’è ben specificato nel Decreto, a beneficiare delle agevolazioni saranno imprese manifatturiere già insediate o che intendono insediarsi nei territori di competenza dei consorzi industriali, che realizzeranno investimenti volti a potenziare o riqualificare insediamenti produttivi già esistenti o che introdurranno nuove attività produttive.
Le modalità per la presentazione delle domande di accesso al contributo saranno definite con un decreto del direttore dell’Agenzia per la Coesione territoriale. La stessa Agenzia si occuperà dell’istruttoria, al termine della quale individuerà i beneficiari e le relative somme.
Abbiamo portato avanti un lavoro certosino per arrivare a questo risultato, prima con l’approvazione definitiva in Parlamento la scorsa estate e ora con il Decreto del presidente del Consiglio. Un lavoro condiviso da subito con i parlamentari Fabio Melilli, Claudio Mancini e Claudio Durigon, con il concreto supporto di Unindustria Lazio.
I territori del Lazio avevano già beneficiato della fiscalità di vantaggio ai tempi della Cassa del Mezzogiorno, con l’apertura di diverse imprese. Poi era accaduto qualcosa che aveva determinato una delle principali cause della crisi economica che si era sviluppata a partire dagli anni Ottanta. Le aree erano state divise in Obiettivo 1, in cui rientrava la Campania e che ancora godeva dei vantaggi fiscali, e Obiettivo 2, in cui ricadeva il Lazio e a cui invece erano stati cancellati. Da qui il trasferimento di molte imprese dalla nostra regione.
Oggi fiscalità di vantaggio si traduce in un territorio più appetibile e significa attrarre nuovi investitori. In sintesi, vuol dire sviluppo ed occupazione. In un momento di ripartenza come quello attuale, abbiamo a disposizione uno strumento fondamentale per il rilancio di tutte quelle aree che ricadono all’interno del Consorzio Industriale del Lazio.
*Presidente del Consorzio Industriale del Lazio, Francesco De Angelis.