“Sono in cura oncologica ma si può fare politica”, Alessandrini candidata alle elezioni
“Mi sono chiesta se dovessi fermarmi ma ho deciso di non farlo. Posso fare politica in un partito che mette al centro la persona e posso dare una mano a tutti coloro che, come me, vivono questo momento”: Valeria Alessandrini ha illustrato così la sua candidatura alle europee per la Lega dopo avere annunciato di essere “in cura a livello oncologico-senologico”. “A Terni ci sono grandi professionisti a livello medico e anche umano” ha sottolineato con il segretario umbro del carroccio Riccardo Marchetti e il vicesegretario federale Andrea Crippa.
“Ringrazio Matteo Salvini e il mio partito – ha detto ancora Alessandrini – perché hanno dimostrato per l’ennesima volta fiducia nella mia persona e nel mio impegno. Fermarmi avrebbe significato chiudere le porte alla mia energia, che ancora ho e forse più di prima. Nonostante le cure a cui mi sottopongo ho la possibilità di fare politica e portare avanti la campagna elettorale. A livello governativo e quindi regionale mi sono messa in contatto con la presidente Donatella Tesei e l’assessore Luca Coletto, per dialogare con pazienti, associazioni, una realtà composita le cui istanze possono essere portare in Europa per aiutare il personale medico e le strutture, sostenere i fondi di ricerca e i nostri giovani che possono specializzarsi in ambito oncologico. Mi vedrete impegnata a fondo per tutti coloro che, come me in questo momento, vivono una battaglia”. “Candidiamo due persone di altissimo valore – ha affermato Marchetti – che vantano esperienze molto importanti. Vogliamo un’Europa che non sia più matrigna ma, finalmente, madre. Per questo porteremo avanti le nostre battaglie fatte di identità e autentica difesa. Siamo contro la guerra e contro quelle ‘follie’ che penalizzano imprese, cittadini, territorio come il nostro che vantano eccellenze assolute. Vogliamo un’Europa delle nazioni, federale e fatta di autonomia”. Alessandrini, nel merito della candidatura, si è detta “orgogliosa di rappresentare Terni, l’Umbria e la Lega”. “Dobbiamo dare voce alle necessità territoriali – ha aggiunto – e l’Umbria ha davvero tanti temi che devono essere portati all’attenzione dell’Europa”. L’altro candidato imprenditore Antonio Tacconi si è definito “un moderato”. “Che ha scelto la Lega – ha spiegato – perché è un partito in grado di aprirsi alla società civile. Sono un imprenditore del comparto del laterizi, attivo anche in ambito turistico-ricettivo, e voglio portare in Europa le esperienze che ho avuto la fortuna di maturare in Italia e all’estero”. “Parto dall’Umbria – ha quindi detto Crippa – perché qui la Lega e Matteo Salvini, che è il perno ed il futuro del nostro partito, hanno scardinato un sistema di potere che aveva abbassato di molto la qualità della vita degli umbri. E la battaglia che dobbiamo portare avanti in Europa, dove mai sosterremo presidenti di commissione come Ursula von der Leyen e Mario Draghi, è molto simile. In Umbria il centrodestra ha fatto vedere un cambio di passo che oggi è chiaro a tutti, anche per questo alle elezioni regionali saremo uniti attorno alla figura della nostra presidente Donatella Tesei. C’è chi ci descrive come un partito di destra, razzista, ma la verità è che siamo un partito inclusivo, attrattivo, esempio di buona amministrazione in tutta Italia. Un modello che abbiamo esportato anche qui, pur con qualche inciampo, come le elezioni amministrative perse a Terni. Una sconfitta che deve far maturare tutti e che ha portato alla guida della città una figura che è più un cabarettista che un sindaco, fra un oggettivo peggioramento della qualità amministrativa, insulti, atteggiamenti violenti. Vedere il primo cittadino che si alza dai banchi della giunta per insultare chi non la pensa come lui fa capire che il senso della democrazia, del pluralismo, si è perso”. ansa.it