Spalletti e Gravina restano, “Molti non volevano tirare i rigori”
“Non sono stato il miglior Spalletti possibile. Leggo che mi hanno attribuito d’aver alzato troppo i toni e uso di miti da seguire. Ma io ho degli esempi da seguire”. Così il ct azzurro Luciano Spalletti nel day-after dell’eliminazione dell’Italia dagli Europei di calcio. “Ci sono molte cose ancora da far vedere, il mio impegno sarà totale. Bisogna essere onesti nel racconto di queste 14 partire fatte, del mio percorso. Siamo stati bravi fino a un certo punto. Ieri fatto passo indietro importante che non si può accettare. Io credo di sapere quello che ci vuole”.
“La partita di ieri ci fa tornare a zero, nelle scelte future tenterò di ringiovanire la rosa, stando attento alla mancanza di personalità. Non mi hanno dato le risposte che cercavo. Ci vogliono forze e energie nuove, si va a prendere i giocatori dal basso, i giovani. Siccome rimango qui, in futuro questo sarà fatto ancora di più”, ha spiegato il ct azzurro. “E’ chiaro che calciatori del livello di Chiellini e Bonucci è difficile da ritrovare. Poi si è visto che dando fiducia a Calafiori ci sono potenzialità che passano attraverso il gioco”.
“Non è stata la mia notte più complicata, nella mia vita ho avuto tante notti difficili per amore e passione”, ha aggiunto Spalletti. “Sapevamo di avere un girone con difficoltà massimali. Ci si aspettava di avere più reazione, fino alla qualificazione c’è stato un adattamento nelle partite differente da quanto visto ieri. Ci si rimane male e responsabili per quello che abbiamo visto”. “Il dialogo con la squadra? Tutti i giorni sono andato a confronto con la squadra. Il dialogo è fondamentale, ho parlato testa a testa e alla squadra. Non ho dato troppe istruzioni, ho fatto il mio lavoro al 100%. Non ho lasciato passare niente. Ho cambiato e messo gente più fresca, è un’analisi che devo fare per rispondere alla domanda”.
“Della partita di ieri sono deluso perchè non ho visto la reazione, anche con la Spagna alla fine ci sono state delle mischie in cui potevamo segnare. Ieri questa rabbia non l’ho vista per andare a sfidare un avversario diverso dalla Spagna”. “Abbiamo fatto troppo poco – ha aggiunto il ct – Se la risposta è questa devo fare qualcosa di diverso. “L’umore in squadra durante l’Europeo? Era perfetto, la giusta riflessione sull’importanza del torneo – ha sottolineato il ct -. Dall’inizio abbiamo sempre detto la stessa cosa, che stava nascendo un gruppo sano e solido. Tutti molto legati a scherzare tutte le sere nella sala giochi dell’hotel. Se la maglia azzurra possa diventare un peso non lo so, ma visto cosa è successo ieri cercheremo di avere delle risposte. Ieri ad esempio prima della partita abbiamo chiesto chi non se la sentiva di calciare un rigore. Diversi hanno tenuto giù il braccio facendo vedere che non lo volevano battere”. ansa.it