Spiaggia a rischio, inquinata da 20mila cicche di sigarette

Una delle spiagge la cui bellezza è orgoglio italiano, uno dei luoghi balneari più belli del mondo. Ma la spiaggia di Pelosa di Stintino (Sassari) ha contato in questi giorni ben 20mila cicche di sigarette, raccolte in appena un mese. Proprio quest’estate, per preservare l’igiene e lo splendore dell’arenile, sono entrate in vigore regole più stringenti e rigorose. È infatti possibile fumare, alla Pelosa, ma solo nelle aree attrezzate e allestite dal Comune di Stintino: la zona è stata dotata di appositi contenitori per i mozziconi. «Proprio in questi giorni ha detto l’assessore comunale al Turismo, Francesca Demontis è iniziata la pulizia dei raccoglitori di cicche». Dichiarazioni a margine di una conferenza sui cambiamenti climatici dall’assessora regionale dell’Ambiente Donatella Spano. «Sono stati ritirati numerosi sacchetti con oltre 20 mila cicche, a dimostrazione che le regole, accompagnate dai servizi, consentono di ottenere importanti risultati. Se i raccoglitori non ci fossero stati, infatti, abbiamo stimato che almeno l’80% di quelle cicche sarebbe stata buttata nella sabbia della Pelosa». E le nuove norme, approvate dal Consiglio comunale a maggio col regolamento sull’utilizzo dei litorali, prevedono l’uso obbligatorio della stuoia, e il lavaggio di oggetti e piedi all’uscita dalla spiaggia.

Non solo. È in corso un progetto di salvaguardia ad ampio raggio, finanziato dalla Regione con 5 milioni di euro, che prevede lo smantellamento della strada asfaltata nel tratto compreso tra il Gabbiano e La Pelosetta. Luoghi noti del turismo in Sardegna, ma anche al centro di polemiche lo scorso inverno, proprio in vista di norme e divieti recenti. Già banditi dalla spiaggia bianca della Pelosa (notizia dello scorso febbraio) asciugamani e borse frigo. Con la preoccupazione, di diversi frequentatori di questa gemma di Sardegna, che si profilasse un numero chiuso per i bagnanti. E sui social si era scatenata la polemica: «Vogliono trasformarla in una spiaggia per ricchi», era stato un commento ricorrente. Secondo le previsioni del progetto, che dovrebbe partire alla fine dell’estate 2019 con il primo lotto da 5 milioni, sarebbe in preventivo la rimozione della strada litoranea e l’installazione di passerelle sopraelevate in legno, e inoltre la riorganizzazione del traffico veicolare, la creazione di aree parcheggi e trasporto pubblico verso la battigia. Un piano puntato a valorizzare un territorio così unico, ma la cui regolarizzazione (a partire dalle 20mila cicche di sigarette raccolte) potrebbero fare da battistrada a tante perle turistiche del Belpaese.