Staff del sindaco, “Mia moglie non è stata assunta e mai lo sarà”

«Mia moglie non è mai stata assunta nello staff del sindaco e mai lo sarà. Lo dico con assoluta chiarezza e fermezza. Chi ancora cerca di alimentare polemiche su questa vicenda, dovrebbe almeno conoscere le leggi: è un’ipotesi non praticabile per vincoli normativi che conosco bene e che rispetto pienamente». Con queste parole il sindaco di Boville Ernica, Enzo Perciballi, interviene dopo settimane di silenzio sulla vicenda, per chiarire una volta per tutte quanto accaduto in merito al cosiddetto “contratto di governo” firmato l’11 giugno 2024 tra il gruppo consiliare “Tu Protagonista” e il gruppo “Adesso Boville per i cittadini”. Contratto che prevedeva – come riportato nel documento stesso – la “costituzione di uno staff” con l’indicazione del nome di sua moglie, Anna Maria Mastrantoni, come componente. «Oggi, dopo aver atteso per mesi in silenzio, sento il dovere di spiegare ai cittadini, a chi ha voluto speculare politicamente e soprattutto al mio paese, cosa è realmente accaduto. La frase riportata nell’ultimo rigo del documento non è altro che una legittimazione politica – spiega Perciballi – di una figura, quella di mia moglie, che da sempre ha sostenuto la lista “Tu Protagonista”, in modo totalmente disinteressato, gratuito e con spirito di servizio. Una figura che ha dato un contributo costante per aiutare l’Amministrazione a rispondere al meglio alle esigenze dei cittadini». Il sindaco rimarca inoltre che quella dicitura, a distanza di ormai quasi un anno, non ha prodotto effetti pratici, né potrà mai produrne. «Non ho mai firmato alcun decreto di nomina e mai lo farò. Per me, l’interesse pubblico e il rispetto della legge vengono prima di ogni altra cosa. Lo dimostra la mia storia personale e politica». Il primo cittadino sottolinea anche l’amarezza per la strumentalizzazione che è stata fatta di questo passaggio. «Chi ha voluto far passare l’idea che io stia cercando di sistemare mia moglie, o che ci siano sotterfugi in atto, mente sapendo di mentire. Si è cercato di trasformare un accordo politico per evitare di far commissariare il Comune, in un caso di “favoritismo” che non esiste». «Mi rammarica profondamente – conclude – che un gesto di buona volontà e responsabilità sia stato strumentalizzato in modo così scorretto. Continuerò a lavorare con serietà e trasparenza, come ho sempre fatto, per il bene di Boville Ernica».

 
Redazione Digital