Stato di calamità naturale-“Sostegno agli imprenditori di Frosinone”
“Mi auguro che dopo la firma dello Stato di Calamità Naturale, la Regione Lazio provveda prontamente ed efficacemente, senza perdersi in inutili lungaggini burocratiche, all’adozione di misure straordinarie atte a lenire i gravi danni finanziari arrecati dall’emergenza siccità agli imprenditori agricoli del nostro territorio. Interi mesi di lavoro, di preparazione dei campi andati in fumo – ha affermato Pasquale Ciacciarelli, coordinatore provinciale Forza Italia – Quando si parla di filiera corta, di produzione di generi agro alimentari dal produttore al consumatore, un’attività, questa, che contribuisce in modo decisivo, seppur velatamente, senza ricorrere necessariamente al clamore mediatico, alla crescita economica del territorio, talvolta ci si dimentica del duro lavoro quotidiano di quegli imprenditori che hanno deciso di investire nell’agricoltura, nell’allevamento, creando imprese ex novo, o migliorando un’attivita ereditata da generazioni, cimentandosi in colture divenute rappresentative del territorio. Ebbene, bisogna riconoscere non solo gli sforzi, ma i rischi a cui si sono consapevolmente esposti, non solo rischi dovuti alla difficile concorrenza della grande distribuzione, che in periodi di crisi economica fa leva sui prezzi al ribasso, ma in primis i rischi dovuti alle calamità naturali che incidono sulle finanze aziendali. Gli enti territoriali hanno l’obbligo di adoperarsi, di adottare misure straordinarie che fungano da cuscinetto alle emergenze, soprattutto quando parliamo del comparto agricolo, una categoria che, ahimè, ad oggi, non vede riconosciuta la medesima assistenza che si offre ai lavoratori di altri comparti. Credo che simili momenti di emergenza siano occasione per delineare e portare avanti un programma concreto di aiuti, che preveda sgravi fiscali e forme di ammortizzatori sociali per detti lavoratori, da applicare nel corso dell’anno, delle stagioni, penso anche alle gelate invernali, che nello scorso inverno hanno duramente compromesso il raccolto. Bisogna creare le giuste condizioni per favorire lo sviluppo di simili attività – ha concluso Ciacciarelli – I nostri imprenditori agricoli hanno bisogno di sentirsi tutelati dagli enti territoriali, non abbandonati in balia delle onde”.