Stelle cadenti, tutti con il naso all’insù ecco la notte di San Lorenzo
Questa notte è la notte delle stelle cadenti. In realtà il momento clou di quest’anno per vedere le lacrime di San Lorenzo è fra le 22 del 12 agosto e le 4 del mattino del 13 agosto. La luna calante di questi giorni, con una diminuzione progressiva dell’illuminazione lunare, dovrebbe favorire l’osservazione delle stelle cadenti. Le stelle cadenti sono le Perseidi, uno sciame meteorico che il nostro pianete Terra attraversa durante il periodo estivo. “Sono frammenti della cometa 109P/Swift-Tuttle, scoperta nel 1862 dai due osservatori Swift e Tuttle – spiegano su Media Ianf, il notiziario online dell’Istituto nazionale di astrofisica, gli astronomi dell’Inaf di Brera, di cui fanno parte pure i ricercatori dell’Osservatorio astronomico di Merate -. Ha un’orbita ellittica, di cui il Sole occupa uno dei fuochi, e quindi periodicamente, ogni 133,28 anni, passa in prossimità della nostra stella raggiungendo il punto più vicino a essa, il perielio, a circa 140 milioni di chilometri di distanza, per poi allontanarsi verso il punto più lontano dalla nostra stella a circa 7,7 miliardi di chilometri, ben oltre l’orbita del pianeta nano Plutone. L’ultimo passaggio vicino al Sole è avvenuto l’11 dicembre 1992, e il prossimo si verificherà il 12 luglio 2126: a ogni passaggio vicino al Sole la cometa, costituita da un nucleo di roccia ricoperto da ghiaccio, si riscalda e il ghiaccio sublima, cioè passa dallo stato solido a quello gassoso; tale gas rilasciato dalla cometa è un plasma – gas altamente ionizzato – che dà origine alla coda luminosa della cometa, mentre le polveri, originariamente incluse nel ghiaccio, vengono rilasciate nella sublimazione e danno origine alla “coda di polveri”, che non emette luce ma riflette quella proveniente dal Sole.
Redazione Digital