Studente del liceo Sulpicio di Veroli aggredito
Lo scontro è avvenuto lunedì scorso in occasione della celebrazione del giorno della memoria. L’assemblea d’istituto, appositamente convocata, ha registrato scarsa partecipazione e si è trasformata in un’arena. Uno dei rappresentanti, aprendo i lavori, avrebbe più volte evidenziato le crudeltà compiute dalle forze nazifasciste. Queste affermazioni non sono state condivise da un altro alunno che invece ha sostenuto il grande beneficio delle riforme sociali e delle opere pubbliche realizzate dal fascismo in Italia, invitando altresì i presenti a ricordare tutti gli stermini avvenuti nel mondo. Senza indugio lo studente è stato accerchiato da numerosi ragazzi che lo avrebbero aggredito verbalmente. L’alunno ha tentato di difendersi ribadendo la sua posizione di certo non nazifascista ma gli è stato impedito di parlare. Sarebbe stato condotto fuori dall’assemblea e un gruppo di ragazzi avrebbe inveito ancora contro di lui.
Episodi come questi ricordano stagioni che hanno prodotto ostilità nei licei e nelle università d’Italia, scontri in piazza e morti per strada. Le assemblee sono tali perché assicurano il confronto e tutti hanno uguale diritto di poter esprimere la propria opinione. Uno o più individui non possono e non devono impedire ad un altro individuo di sostenere le proprie tesi. I rappresentanti d’istituto dovrebbero assicurare un dibattito civile, dovrebbero per primi essere esempio di pluralismo, loro che sono stati votati per rappresentare e non per imporre agli altri le loro idee. Il giorno della memoria ricorda l’olocausto e ricorda a tutti che l’uomo non deve accanirsi contro chi considera diverso.