Terremoto, in ricordo di Nicola Bianchi e di tutte le vittime del sisma che ha distrutto L’Aquila
E’ la notte tra il 5 e il 6 aprile del 2009. Alle 3.32 del mattino si scatena l’apocalisse con una scossa di terremoto di 5,8 gradi della scala Richter che in pochi minuti distrugge gran parte del centro storico dell’Aquila e molti paesi vicini. Il bilancio è pesantissimo: 309 le vittime, 1.600 i feriti di cui 200 gravissimi, decine di migliaia gli sfollati. Il sisma viene avvertito in tutto il Centro Italia, fino a Napoli. Onna è il paese più colpito: il 70% dell’abitato viene distrutto dalla violenza del terremoto. Sono trascorsi 15 anni dal violento sisma che devastò la città abruzzese.
Tra le vittime Nicola Bianchi, giovane di Monte San Giovanni Campano che studiava Biotecnologie Mediche all’Università di L’Aquila. Bianchi aveva frequentato il Liceo Scientifico di Veroli. Il “Sulpicio” nel 2019, su proposta di GF Editore, gli ha intitolato un’aula dell’istituto scolastico.
Redazione Digital