The Beatles, l’ultimo concerto sui tetti di Londra
Il 30 gennaio 1969 John Lennon, Paul McCartney, George Harrison e Ringo Starr, con il tastierista aggiunto Billy Preston, salgono sul tetto della Apple Records. Non cantano insieme da 3 anni da quando cioè avevano deciso di non suonare più dal vivo. I Fab Four iniziano a suonare all’aria aperta, John Lennon indossa la pelliccia di Yoko Ono, Ringo ha un impermeabile rosso. Una piccola folla di curiosi staziona sotto l’edificio. Rapidamente, la voce della loro presenza corre veloce tra le strade di Londra e le persone aumentano, in pochi minuti, in modo considerevole. “Get Back”, “Don’t Let Me Down”, “Dig a Pony”, “I’ve Got a Feeling” e “One After 909”, cinque canzoni ripetute in diverse versioni per 42 minuti fino a quando la polizia londinese, intervenuta per il forte volume e per l’ingorgo che si era creato sotto al palazzo al numero 3 di Savile Row, spegne gli amplificatori.
Storica l’ultima frase di Lennon: “Vorrei ringraziare tutti da parte nostra e del gruppo, spero che abbiamo passato l’audizione”. Il regista Michael Lindsay-Hogg riprende tutto per il film documentario Let It Be – Un giorno con i Beatles del 1970. Nessuno dei presenti ancora lo sa, ma quella sarà l’ultima esibizione della band in pubblico. L’ultimo concerto dei Beatles. La rottura sarebbe arrivata il 10 aprile 1970. Alla redazione del Daily Mirror arrivò un dattiloscritto firmato da Paul McCartney in cui il bassista dichiarava di non voler più far parte del gruppo: “Paul is quitting The Beatles”. L’addio ufficiale dell’artista fu annunciato un mese prima dell’uscita dell’ultimo album dei quattro, ‘Let It Be’.
Già da tempo dello spirito che aveva reso i 4 di Liverpool la band “più famosa di Gesù Cristo” (come dichiarò John Lennon nel 1966 in un’intervista scandalo), non rimaneva ormai molto. Le tensioni all’interno del gruppo erano diventate insostenibili e la coppia d’oro McCartney – Lennon stava scoppiando. Il quartetto, nato ufficialmente nel 1960 a Liverpool, esordisce in realtà col nome ‘Beatles’ ad Amburgo. Nel marzo 1963 pubblica il primo album “Please Please Me”, seguito poi da altri 12, tutti successi planetari. Il doppio lp meglio conosciuto come ‘White Album’ (1968), a tre giorni di distanza dalla pubblicazione in Gran Bretagna, sbarcava negli Stati Uniti, per diventare di lì a poco l’album più venduto dei Beatles oltreoceano.
Ritenuti un fenomeno di comunicazione di massa di proporzioni mondiali, i Fab Four hanno segnato un’epoca nella musica, nel costume, nella moda e nella pop art. Stando alle stime dichiarate hanno venduto a livello mondiale un totale di circa 600 milioni di copie fra album, singoli e musicassette, di cui 178 milioni nei soli Stati Uniti d’America. rainews.it