Torna il Tamagotchi, boom di vendite apre il primo negozio ufficiale
Certe mode non finiscono, fanno dei giri immensi e poi ritornano. Parafrasando Venditti, è esattamente quanto accaduto al Tamagotchi, videogioco portatile di gran voga tra i bambini e (soprattutto) le bambine degli ultimi anni Novanta-primi anni Duemila, anche in Italia. Apparentemente rimasto ancorato all’immaginario collettivo di un passato ormai lontano, l’iconico dispositivo a forma di uovo ha infatti visto più che raddoppiare le proprie vendite globali tra il 2022 e il 2023. Principale elemento alla base della ripresa, le nuove funzionalità offerte dal digitale: dalla possibilità di connettersi con gli amici per giocare online a quella di scaricare oggetti utili ai propri animaletti virtuali, nel segno della massima personalizzazione possibile. Bandai Namco, l’azienda produttrice del device fin dal suo debutto nel 1996, ha perciò colto la palla al balzo aprendo a Londra il primo negozio ufficiale del prodotto nel Regno Unito: non era successo nemmeno ai tempi d’oro, e non è escluso che un giorno possa verificarsi lo stesso anche nel nostro Paese. Situato nel Bandai Namco Cross Store del Camden Market, uno dei principali hub commerciali della capitale inglese, il nuovo shop annovera tra i suoi scaffali pressoché tutte le edizioni del Tamagotchi: dalla vecchia Original alle recenti Uni e Connections, passando per le versioni Nano. Tra nostalgia e innovazione, un piccolo grande paradiso per gli appassionati. «Ho ricevuto il mio primo Tamagotchi quando ero alle elementari, la mia migliore amica ne aveva uno e ho un bel ricordo di quando ci giocavamo insieme», ha raccontato alla Bbc la youtuber Emmalution. Che l’anno scorso ha deciso di acquistarne un altro: «Questo ha dato il via a un’ossessione che mi ha portato ad accumulare un sacco di informazioni su tutti i Tamagotchi usciti in questi anni – ha proseguito –. Quindi ho iniziato a collezionarli, curiosa di sapere cosa mi sono persa mentre ero troppo impegnata a crescere». Sulla stessa linea di Emmalution il suo collega youtuber Lost in Translationmon: «Giocare con i miei animali virtuali Digimon o Tamagotchi è come ottenere una piccola istantanea di com’era quando lo facevo da piccolo – ha affermato –. Considerato il mondo di oggi e quello degli ultimi anni, è bello guardare di tanto in tanto il proprio animaletto fatto di pixel, dimenticarsi di tutto per un momento, dargli da mangiare o giocare, e ricordarsi di un tempo in cui le cose erano molto più semplici». Allo stesso tempo, ciò non significa che il videogioco non abbia fatto nuovi adepti: «Quando nel 2019 lo rilanciammo nel Regno Unito pensavamo che l’iniziativa sarebbe stata molto incentrata sui millennial – ha dichiarato sempre alla Bbc il brand manager Priya Jadeja –. Invece in questo modo è stato diffuso tra bambini che non lo avevano mai avuto prima: è davvero entusiasmante vedere come lo accolgono». corriere.it