Torturato e incatenato al termosifone dal coinquilino, arrestato aguzzino

Per avere lasciato il coinquilino incatenato al termosifone per due giorni, un 50enne di professione cuoco stagionale, di origine barese ma residente a Bellaria Igea Marina (Rimini), è stato arrestato dai carabinieri con l’accusa di sequestro di persona e maltrattamento. Secondo quanto ricostruito, la vittima – un 43enne – è riuscito a dare l’allarme procurandosi, non senza qualche difficoltà, un’agendina su cui ha scritto sopra una richiesta di aiuto per poi gettarla dalla finestra, facendola cadere nel cortile di fronte. A trovarla è stata la cugina che abita nell’appartamento di fianco e che ha subito segnalato il fatto alle forze dell’ordine. La scena a cui si sono trovati di fronte i carabinieri, mercoledì 6 novembre durante il loro intervento, è raccapricciante: l’uomo era legato al termosifone del salotto con una lunga catena metallica e due lucchetti alla caviglia. All’origine del gesto ci sarebbe una ritorsione di tipo economico da parte del 50enne nei confronti del 43enne, suo inquilino. I due vivevano insieme da un paio d’anni, ma la situazione era via via degenerata con litigi sempre più frequenti, al punto da trasformare nei giorni scorsi il primo nel carceriere del secondo. Di fatto il 50enne aveva preso il sopravvento sul suo ospite a cui inizialmente aveva offerto un alloggio senza però chiedere il pagamento dell’affitto, in cambio solo della spesa e delle bollette. Secondo quanto emerso dalle prime indagini, il 43enne – relegato a dormire sul divano – avrebbe subito una serie di soprusi, minacce e aggressioni fisiche. Veniva picchiato quasi ogni giorno dal padrone di casa con tutto ciò che capitava, bastoni, cinghie, catene e anche fili elettrici, a volte anche mentre dormiva. C’è poi un episodio ancora più drammatico, secondo quanto riportato nella denuncia ai Carabinieri: in un’occasione, sarebbe stato marchiato a fuoco sulla mano con un ferro rovente del camino. Una vera e proprio escalation di violenza anche di tipo psicologico, che prevedeva crescenti divieti a uscire di casa per isolarlo, approfittando della debolezza caratteriale dell’altro uomo. Fino ai giorni scorsi, quando il 40 enne è stato incatenato al radiatore di casa nelle giornate di martedì e mercoledì, con una sola breve pausa concessa per andare alle poste a sbrigare una commissione. Oltre all’uomo incatenato i Carabinieri hanno trovato in una cassaforte dell’appartamento di Bellaria Igea Marina alcune dosi di cocaina, denaro in contanti e una pistola a salve. Venerdì 8 novembre in carcere a Rimini, dove il cuoco è detenuto, si è svolto l’interrogatorio di garanzia del 50enne davanti al giudice per le indagini preliminari, Raffaele Deflorio. L’uomo ha negato di aver sequestrato o imprigionato il coinquilino, ammettendo però l’esistenza di incomprensioni anche di natura economica e di ricorrenti aggressioni fisiche reciproche. La difesa ha chiesto i domiciliari in casa della madre. corriere.it