Treno del foliage, magia dell’autunno boom di prenotazioni
L’estate sta finendo, e il treno del «Foliage» è pronto alla partenza anche per quest’anno. Foliage sta per fogliame, ma anche per calma, natura, le foglie che cadono, il passaggio delle stagioni. Un’esperienza che messa su binari in Piemonte si trasforma nella Ferrovia Vigezzina-Centovalli, vale a dire la storica tratta che dal 1923 attraversa l’Italia e la Svizzera passando dal Lago Maggiore e dalla Valle d’Ossola. Il percorso in realtà è attivo tutto l’anno ma che in questa stagione si prepara ad attraversare i boschi sui particolari convogli bianchi e blu della Ferrovia Vigezzina-Centovalli. Un paesaggio mozzafiato su 52 chilometri inserito da Lonely Planet tra le dieci linee più spettacolari d’Europa, gettonatissimo sui social, e con prenotazioni che stanno già andando a ruba. Il periodo consigliato infatti è quello che va dal 12 ottobre al 17 novembre.
Il viaggio può iniziare a libera scelta da uno dei due capolinea, Domodossola – provincia di Verbania Cusio Ossola – o Locarno. In mezzo ci sono i boschi di betulle e castagni, le faggete alle quote più alte, e una tavolozza di colori che va dal rosso al verde, dal giallo all’arancione. La filosofia è quella dello slow tourism, o turismo lento: viaggiare con calma, prendersi del tempo per osservare e scoprire il territorio. A bordo della Vigezzina-Centovalli il viaggio dura in tutto quattro ore. La tratta italiana parte appunto in Piemonte dalla stazione di Domodossola e sale fino alla valle dei pittori in Valle Vigezzo, con il suo punto più alto nel borgo di Santa Maria Maggiore. A questa altitudine i treni proseguono fino al confine, toccando Re con il suo celebre Santuario della Madonna del Sangue: superato il valico, i binari iniziano a scendere lentamente attraverso le Centovalli fino a raggiungere Locarno e la romantica sponda elvetica del Lago Maggiore. Il Treno del Foliage è un’idea nata nel 2016 e ha portato in questi anni la tratta della Vigezzina-Centovalli tra le più gettonate dell’autunno in Piemonte con richieste da tutta Italia e Nord Europa. Per i biglietti, le vendite sono già aperte (per tutte le informazioni vigezzinacentovalli.com). Sabato, domenica, festivi e prefestivi gli adulti pagano in prima classe 50 euro e in seconda classe 40. Il biglietto è comprensivo di una sola fermata intermedia facoltativa (all’andata o al ritorno). Negli altri giorni gli adulti pagano 46 euro in prima classe e 36 in seconda. Dai 6 ai 16 anni non compiuti si viaggia con lo sconto del 50 per cento, sotto i 6 anni gratis se non occupano un posto a sedere. Al momento sono già moltissime le prenotazioni di gruppi organizzati nei fine settimana: il consiglio è dunque di viaggiare nei giorni feriali, approfittando del biglietto a tariffa agevolata. Diverse le stazioni lungo la tratta di cui approfittare per una visita, a partire da Domodossola e il suo centro storico. Da non perdere la visita a Palazzo San Francesco, sede delle collezioni dei Musei Civici: qui fino al 12 gennaio 2025 c’è la mostra I tempi del Bello. Tra mondo classico, Guido Reni e Magritte. Fino al 26 ottobre invece gli spazi espositivi di Casa De Rodis in Piazza Mercato accolgono la mostra Lorenzo Peretti. Natura e mistero a cura di Collezione Poscio, con 80 opere di uno dei maestri della pittura vigezzina. Locarno è invece la stazione di arrivo per chi parte dall’Italia: elegante cittadina affacciata sul Lago Maggiore vanta un incantevole lungolago, ma anche un nucleo storico ricco di scorci romantici. A pochi chilometri c’è la città di Ascona, affascinante borgo affacciato sul Lago Maggiore e raggiungibile da Locarno in bus. Nella tratta italiana, a Santa Maria Maggiore il 19 e 20 ottobre c’è la diciannovesima edizione di Fuori di Zucca dedicata al borgo Bandiera Arancione del TCI con decine di eventi autunnali e un mercatino a km0. Sempre a Santa Maria Maggiore c’è anche la Scuola di Belle Arti «Rossetti Valentini» che ospita fino al 3 novembre la mostra Gian Maria Rastellini nella Milano di Grubicy e Tosi e al Centro Culturale Vecchio Municipio con la mostra Montagna: persone e cose dell’ALTO mondo. E poi ancora: il Santuario della Madonna del Sangue di Re, i borghi di Malesco e Santa Maria Maggiore, le località di Intragna in Svizzera con il campanile più alto del Ticino, il Museo regionale e Verdasio da cui partono due funivie per raggiungere comodamente le alte quote e ammirare i colori del foliage da un punto di osservazione privilegiato. corriere.it