Trovata morta, fermato il compagno per maltrattamenti

Il ritrovamento domenica in un dirupo poco distante dal luogo dove abitava del cadavere di una donna ucraina di 33 anni, che da tempo si era stabilita a Ischia, allunga il numero di femminicidi dall’inizio dell’anno in Italia. È stato infatti sottoposto a fermo per maltrattamenti I. B., 41 anni, cittadino russo e compagno della donna che risiedeva a Barano.  Il decreto di fermo, emesso dal pm della Procura di Napoli, è stato eseguito dai carabinieri. Le prime ipotesi investigative formulate dopo il ritrovamento parlavano anche di possibile incidente: i segni riscontrati sul corpo della vittima potevano essere ricondotti anche alla caduta. Le indagini sono scattate a seguito del ritrovamento del cadavere di Marta Maria Ohryzko, questo il nome della ragazza, e hanno permesso di ricostruire la serie di maltrattamenti ai quali sarebbe stata sottoposta dal 41enne. Sul profilo di Facebook della donna vi sono foto datate negli anni che ritraggono anche i momenti felici della coppia. Dal decreto emerge come sia stato lo stesso compagno, domenica scorsa, ad allertare le forze dell’ordine alle quali ha riferito di aver trovato il cadavere della compagna in località Vatoliere, ovvero a poche decine di metri dalla loro abitazione. Un particolare su cui lavorano gli inquirenti, non da poco, è stabilire le cause esatte del decesso della 33enne. Della donna si erano perse le tracce nella serata di sabato e il ritrovamento è avvenuto nella mattinata di domenica. Dal momento che è scartata l’ipotesi della caduta accidentale nel dirupo, com’è morta Marta Ohryzko? È stata spinta? Vi è stata gennata dopo essere stata aggredita in un altro posto? E se fossero queste le cause per le quali è caduta rovinosamente nel dirupo, per quanto tempo sarebbe rimasta in vita chiedendo anche aiuto? Gli investigatori hanno trovato traccia di decine di messaggi di richiesta di aiuto rivolti proprio al suo compagno in chat. Aveva con sé il cellulare. Sono domande alle quali potranno dare in parte una risposta gli esiti dell’autopsia, disposta dal pm del pool «Faece deboli» della Procura di Napoli titolare dell’inchiesta. Per il momento il compagno della donna è stato condotto a Poggioreale.

Redazione Frosinone