Turchia agli Europei, cosa c’entra uno stato islamico con l’Italia e con l’Occidente?
di Roberto Passeri*
L’Italia ha sconfitto la Turchia 3-0. Fatto sportivo importante ed esaltante. Ma ci siamo chiesti perché la Turchia partecipa ad una competizione sportiva europea, quando questa nazione non fa parte dell’Europa? Anzi, la maggior parte degli stati europei è contraria al suo ingresso nel consesso europeo, che viene richiesto a gran voce dalla Turchia. Perché mai uno stato islamico dovrebbe unirsi ad un continente, il quale fonda le sue basi su libertà e democrazia, che sono ancora lontani anni luce da quella nazione, che ha costruito la sua esistenza su comportamenti e modi di vivere in contrasto con la filosofia di vita e con i valori umani e sociali, che caratterizzano i nostri popoli? Forse a tutto questo c’è un perché: una delle ipotesi è che la Turchia, in nome della Realpolitik, serve all’Occidente per controllare da vicino la Russia, accettando la politica espansionistica e imperialistica turca; e all’interno di questa strategia anche Israele partecipa alle competizioni sportive europee.
*Già dirigente scolastico