Turismo della spazzatura, Torrice corre ai ripari
Da anni Torrice ha adottato il sistema della raccolta differenziata attraverso i cassonetti in strada. A febbraio, il Comune ha sviluppato un nuovo progetto e la Centrale unica di committenza della Provincia di Frosinone ha esperito una gara d’appalto per il servizio della raccolta porta a porta. La quarta ditta classificata in gara ha presentato ricorso al Tar del Lazio, ed essendo stata accolta la richiesta della società, la ditta risultata vincitrice dell’appalto ha presento ricorso al Consiglio di Stato. Questo ha prodotto uno stallo: fino a che non troverà compimento il procedimento giudiziario, il Comune dovrà mantenere il sistema corrente, vale a dire la raccolta nei secchioni comuni in strada. Tale situazione, però, sta facendo proliferare un fenomeno deleterio: i residenti dei comuni limitrofi dove è in corso la raccolta porta a porta stanno portando i propri rifiuti a Torrice.
Per scoraggiare questi comportamenti, il Comune ha deciso di lanciare una campagna che prevedrà l’installazione di videocamere di sorveglianza, al fine di individuare i responsabili. Per chi metterà in atto atteggiamenti scorretti sono previste multe che vanno da 50 a 600 euro. In particolare, chi disperderà i contenuti dei sacchi commetterà anche un reato ambientale, quindi subirà le conseguenze più pesanti previste. A spiegare i dettagli dell’iniziativa, il consigliere comunale delegato alla comunicazione Augusto Ianni, che sottolinea l’importanza della funzione deterrente che svolgeranno le videocamere. A causa della burocrazia i cittadini stanno pagando per un disservizio per cui il Comune non può fare nulla. Il sindaco e l’intera amministrazione, quindi, rivolgono un appello ai residenti, sollecitando a vigilare e a segnalare i trasgressori agli uffici comunali. «Non saranno più ammesse trasgressioni – commenta il sindaco Mauro Assalti – Invito i miei concittadini a contribuire entro le loro possibilità nel combattere questo fenomeno. Già i torriciani pagano lo scotto di non poter usufruire di un servizio, quale quello della raccolta porta a porta, a causa delle tempistiche della burocrazia. Come amministrazione non possiamo permettere che anche l’ambiente venga deturpato».