Tutti vogliono giocare a tennis, campi sold out impennata di iscrizioni ecco l’effetto Sinner
«L’effetto Sinner ci sarà, fortissimo. Ma tra qualche mese. Perché lui ha vinto la Coppa Davis due mesi fa e gli Australian Open oggi, ma già prima di questi due grandissimi eventi il tennis era in crescita. Quest’anno a ottobre le scuole erano già in overbooking con l’impossibilità di prendere altre persone», spiega Enrico Cerutti presidente regionale di Federtennis (Fit Lombardia). E ribadisce: «L’effetto ci sarà, fortissimo, tra qualche mese, quando i ragazzini dovranno scegliere lo sport da fare e allora speriamo, che sotto l’impulso di Sinner, il tennis venga privilegiato rispetto al calcio e non sia più una seconda o una terza scelta». Questo sport attrae sempre di più, come testimoniano i numeri: nel 2023 i tesserati Fit in Lombardia sono stati 87 mila, erano 67 mila nel 2022 (numeri che comprendono anche i giocatori di padel beach tennis e pickleball): quasi il 30% in più. Mentre per quanto riguarda Milano i tesserati nel 2023 sono stati 20.200, erano 18.800 nel 2022. «Sicuramente su questo trend positivo ha inciso moltissimo l’esempio di atleti come Sinner e Berrettini che sono fantastici anche come persone. Ma il vero boom deve ancora arrivare, come quello che c’è stato dopo la vittoria della Coppa Davis nel 1976», conclude Cerutti. Martina Alabiso è direttore della Scuola tennis club Milano Alberto Bonacossa, una delle più prestigiose in città. «E la prima fondata in Italia nel 1937: il tennis è un fenomeno già da qualche anno, anche perché considerato un sport sicuro in un momento drammatico come quello del Covid. Adesso le vittorie di Sinner porteranno ulteriore linfa». Seicent0 gli allievi della scuola, dai 3 anni in su, e un centinaio tra professionisti e agonisti. Il club organizza due tornei importanti: il Trofeo Bonfiglio, a maggio, uno dei 5 tornei under 18 più importanti al mondo dopo gli Slam. «Hanno partecipato Sinner e tutti i campioni che si sono piazzati tra i primi dieci al mondo tranne Nadal», spiega Alabiso. Mentre tra fine agosto e settembre si svolgono i campionati italiani under 12. Tra i tanti ragazzi che si allenano qui, Giorgio Ghia, convocato nelle rappresentative juniores, e Susan Bandecchi, 25 anni, che nel 2022 ha raggiunto il best ranking in singolare, la 164esima posizione mondiale. Alabiso conclude così: «Vorrei sottolineare le parole di Sinner dopo la vittoria agli Australian Open: “Grazie ai miei genitori che mi hanno sempre lasciato libero di scegliere”: sono importanti perché spesso, oggi, ci sono troppe ingerenze da parte delle famiglie anche su aspetti tecnico-tattici e non va bene». «L’effetto Sinner secondo me sarà più visibile sugli adulti che sui ragazzi — spiega Filippo Maltempi, direttore di Junior Tennis di via Cavriana — molti giocatori che negli ultimi anni si erano dati al padel torneranno al tennis». Alla scuola si allenano 450 ragazzi «La tendenza è positiva da anni, anche se in questi giorni arrivano chiamate per sapere se c’è posto e ci sarà un’ulteriore impennata di richieste». Qui l’abbonamento da settembre a fine giugno costa 820 euro per un allenamento a settimana «oltre a un’ora di lezione c’è anche mezz’ora di preparazione fisica», mentre per il bisettimanale si spendono 1.370 euro. «Sicuramente rispetto a una volta è uno sport più accessibile anche se non è per tutti: noi, comunque, se possiamo, cerchiamo di andare incontro alle famiglie», conclude Maltempi.
Anche Alberto Ghezzi, direttore del Tennis club lombardo di via Sismondi, si allinea al pensiero dei suoi colleghi e assicura. «Già da diversi anni la nostra scuola registra il tutto esaurito, anche perché si trova in una zona centrale, comoda per tante famiglie. Siamo al completo, anche se adesso, dopo le vittorie di Sinner, le richieste fioccano». corriere.it