Uccide a coltellate la moglie poi chiede alla figlia minorenne di chiamare il 112, arrestato

Prima un malore, un controllo al pronto soccorso e, poi, sarebbe tornato a casa. Quindi la scelta di dirigersi verso Cerreto d’Esi a casa della moglie, da cui stava per separarsi, per un chiarimento nel cuore della notte. Franco Panariello, metalmeccanico di 55 anni, avrebbe iniziato a discutere con l’infermiera Concetta Marruocco, di 53, sin quando ha impugnato un coltello da cucina e l’ha uccisa con una decina di fendenti. Poi è andato in camera dalla figlia minorenne della coppia e le avrebbe chiesto: «Chiama il 112». Quando i militari sono arrivati, l’operaio non ha opposto resistenza e ha anche mostrato dove aveva gettato l’arma del delitto.Per questo motivo, è stato arrestato con l’accusa — al momento — di omicidio volontario pluriaggravato. Da mesi la coppia discuteva e avevano scelto di vivere in case diverse. Lei abitava in centro a Cerreto d’Esi con la figlia e lui a Cancelli di Fabriano. I due, originari di Torre del Greco, hanno anche altri due figli maggiorenni che non risiedono in zona.  Panariello è già sotto processo ad Ancona per maltrattamenti in famiglia e lesioni aggravate. Offese continue, scatti d’ira, botte, mobili fatti a pezzi, atteggiamenti violenti anche contro la figlia minorenne: questo è il quadro che sarebbe stato rappresentato in aula a settembre, durante un’udienza in cui è stata ascoltata la vittima che era parte civile nel processo insieme alla figlia. È l’ottantunesimo femminicidio avvenuto in Italia dall’inizio dell’anno: negli ultimi dieci anni sono oltre 1.200 donne uccise. corriere.it