Uccide la moglie con dieci coltellate e poi chiama il 118, «Ho fatto una pazzia»

Almeno dieci coltellate alla gola, al collo e al petto e poi, mentre era già a terra, altri colpi sul fianco. Convivenza pesante, anni di litigi. Ieri pomeriggio un pensionato di Quartucciu, hinterland di Cagliari, ha ucciso la moglie e ha subito chiamato il 118 e i carabinieri: «Venite in via Sarcidano, ho fatto una pazzia». Grondava ancora di sangue, quando è arrivata la pattuglia. Paolo Randaccio, 67 anni, ha aperto la porta e mostrato il corpo riverso a terra della donna, Angelica Salis, 60 anni. Poi si è accasciato su un divano. Poco dopo la pattuglia è arrivata anche l’ambulanza, ma la signora non respirava più. Il pensionato non ha detto una parola di più,. In evidente stato di confusione, ha balbettato soltanto:«L’ho uccisa io»; è stato portato in caserma in stato di fermo per omicidio volontario. Un delitto che segue altri femminicidi avvenuti pochi giorni fa, tra cui quelli di Ada Rotini e Chiara Ugolini.

Ancora da accertare che cosa ha scatenato tanta ferocia. I vicini di casa hanno confermato i litigi, prima per banali problemi di convivenza, sempre più violenti da alcuni mesi. Angelica Salis soffriva di depressione. Da quando la malattia si era acutizzata pare che il marito avesse difficoltà ad assisterla e si sia spazientito per le complicazioni nella gestione delle faccende di casa. Ieri sembrava una giornata tranquilla, ma dall’abitazione dei Randaccio poco dopo il pranzo si sono sentite urla. La donna ha cercato di fuggire dalla cucina verso la camera da pranzo; il pensionato le avrebbe scagliato contro una sedia, poi l’ha raggiunta brandendo il coltello e colpendola ripetutamente. Paolo Randaccio e Angelica Salis hanno tre figli, sposati, che non vivono con i genitori a Quartucciu. Il sostituto procuratore Nicola Giua e il medico legale Roberto Demontis hanno compiuto i primi accertamenti e stabilito per domani l’autopsia.

Il femminicidio di Quartucciu sopravviene , in Sardegna, poche ore dopo un’altra brutale aggressione nei confronti di una donna, finita in tragedia. A Sennori – 8 mila abitanti, pochi chilometri da Sassari – un idraulico ha sparato due colpi di pistola, ferendo gravemente la donna con la quale conviveva fino a qualche mese fa. Adriano Piroddu, 42 anni, ha cercato di convincere Piera Muresu, 48, a riprendere la relazione.Discussione in auto alla periferia del paese, litigio; l’idraulico ha estratto la pistola e ha sparato. Dopo aver accompagnato l’ex compagna vicino a un punto di pronto soccorso, è fuggito. I carabinieri lo hanno trovato un’ora dopo a casa sua nella cantina. Disperato, si è impiccato. Un ardito intervento chirurgico notturno e i medici sono riusciti a salvare Piera Muresu, arrivata in ospedale gravissima, con un polmone perforato e un’imponente emorragia. corriere.it