Venditti alla festa del “Giulio Cesare”, centinaia di alunni intonano le sue canzoni

Centinaia di studenti lo hanno atteso intonando le sue canzoni. E lui, l’ex alunno Antonello Venditti, ha voluto festeggiare con loro i 90 anni del liceo Giulio Cesare arrivando in serata in corso Trieste dov’è stato accolto dalla preside Paola Senesi. 
Mentre i ragazzi del liceo cantavano «La notte prima degli esami» e le ultime strofe di «Giulio Cesare», la canzone di Venditti ispirata agli anni passati in questo istituto, la dirigente scolastica ha donato al cantautore un quadro del maestro Pasquale Basile. Felice e emozionato, l’ex celebre alunno ha voluto sottolineare il valore della scuola che per lui è sinonimo di «resistere». Serve «a farsi delle domande e a cercare di dare delle risposte. Finché riusciremo a fare questo — ha detto — ci sarà una scuola, l’istituzione più importante di uno Stato, segno di civiltà. Sono orgoglioso di essere qui, in un istituto che ha dato tanto, all’Italia e a Roma, la nostra città». Intanto, mentre il volume delle voci si abbassava, guardandosi intorno, al cantante  è riaffiorata alla memoria un’immagine: «Su quella meravigliosa scalinata facevamo ogni anno le foto — ha ricordato Venditti  _  e in classe, sezione E, eravamo in 34 studenti». Poi incalzato dai ragazzi, si è soffermato sulle canzoni: «Se si cantano ancora — ha spiegato – vuol dire che sono vere, autentiche, mi sorprendo che trovino sempre l’attualità nonostante tutto cambi così velocemente: erano delle belle canzoni». Amate ieri come oggi. Accompagnato dalla preside a visitare le tante mostre allestite nel liceo per celebrare questo importante anniversario, Venditti, con un bicchiere di prosecco in mano, si è intrattenuto ancora qualche minuto con gli studenti. E quando una ragazza, mostrandogli il telefonino gli ha chiesto: «Puoi salutare mia mamma?», lui prima ha esitato un secondo e poi: «Beh sì, in effetti io arrivo fino alle nonne». corriere.it