Veroli, campo pagato dai cittadini ma la proprietà è dei monaci ecco la storia del Cereate
di Giorgio Mauti*
Parliamo dello stadio polifunzionale di Veroli che sta per essere inaugurato nella frazione di Casamari. Come già scritto qualche mese fa, progetto da quasi 2 milioni di euro, esattamente 1.725.000,00 euro. Il 4 dicembre 2016, dopo l’accordo con la Comunità cistercense di Casamari, il sindaco di Veroli Cretaro dichiarava alla stampa: “Con la convenzione approvata andiamo ad avere un diritto di superficie, un vero e proprio diritto reale di proprietà, per 50 anni sull’area messaci a disposizione. Ringrazio l’abate e la congregazione dei monaci di Casamari per la sensibilità dimostrata verso il nostro territorio perché senza la loro disponibilità e condivisione del progetto non avremmo potuto avere questa occasione di avere finalmente uno stadio del calcio comunale in Veroli. Il progetto, con il quale parteciperemo ad un bando di finanziamento agevolato a tasso zero con il Credito sportivo grazie ad un accordo Coni/Anci, prevede un impianto moderno ed a norma in una zona, qual è appunto quella di Casamari ben collegata da reti stradali provinciali e con parcheggio, infrastrutture che consentono economie importanti nella realizzazione dell’opera attesa da decenni sul nostro territorio”.
Ora il “diritto di superficie” consiste nel diritto di costruire su un suolo che è proprietà di un altro soggetto. È in sostanza un diritto reale di godimento che resta parziario e differente dal diritto di proprietà. Nel caso in cui sia stato stato stabilito un termine, al suo raggiungimento (in questo caso 50 anni) sopraggiunge l’estinzione del diritto di superficie. Insomma, a quanto sembra, dovremmo essere sotto la regolamentazione dell’art. 953 del codice civile che così recita: “Se la costituzione del diritto è stata fatta per un termine determinato, allo scadere del termine il diritto di superficie si estingue e il proprietario del suolo diventa proprietario della costruzione”.
In sostanza, considerate le cifre di cui sopra, è come se si dovesse pagare un canone di affitto di circa 35.000 euro annui per 50 anni. Se effettivamente le cose stanno così è un “vero” affare?
*Già docente scuola media “G. Mazzini” di Veroli