Veroli-De Luca, Fanfarillo, Gaetani si raccontano

[one_third]Treperuno[/one_third] Treperuno dal 2 al 17 luglio 2016. De Luca, Fanfarillo, Gaetani espongono MatericaMente. Inaugurazione il prossimo 2 luglio alle 18,30 a Veroli, nel chiostro di Sant’Agostino.

De Luca
Le opere che presenterai al pubblico di ‘TreperUno’ hanno un legame particolare tra loro?
Quella che andremo a presentare è un’esposizione un po’ casuale, ci sono strutture che si legano tra loro, altre meno comunque tutte riferite all’esistenza e all’equilibrio. Molte opere sono dedicate alla figura della donna e in quasi tutte predomina forte il senso dell’equilibrio della vita. C’è un’opera ‘Corazza’ che richiama la corazza dell’artista spesso portato ad estraniarsi dal mondo.
E’ così? Spiegaci questo titolo.
È un po’ la corazza della donna che deve proteggersi nella vita dai problemi che incontra durante tutta la sua esistenza, contro anche la prepotenza degli uomini. Ma è anche la corazza dell’artista e più in generale la corazza dell’esistenza umana.
C’è una scultura alla quale sei particolarmente affezionata e perché?
Ce n’è più di qualcuna. A volte ci si lega alle ultime opere ritenendole le più complete, altre invece a quelle magari più datata come ‘Il riposo dell’angelo’ da cui sarà difficile staccarmi.

Fanfarillo
Da dove trai ispirazione?
Non c’è nulla in particolare, sicuramente dalla mia interiorità ma anche il mio stato d’animo mi guida tant’è che i soggetti variano molto tra loro. Quasi sempre è il pensiero a sostenermi così creo volti, corpi. Poi c’è un momento in cui voglio rilassarmi e giocare ed ecco che nascono opere più astratte.
Descrivi in tre parole la tua arte?
Sicuramente si avverte nelle mie opere la modernità dei colori, a volte ci sono riferimenti a culture classiche. Potrei definire il mio modo di dipingere un ‘espressionismo figurativo contemporaneo’.
C’è un ricordo particolare che è anche legato ad uno dei tuoi lavori?
Tutti hanno un momento specifico perché è con la mia interiorità che creo.

Gaetani
Sono spesso figure femminili e solitarie le tue. Perché questa scelta?
Premetto che per me la cosa più delicata del momento creativo è decidere il soggetto da dipingere, avere un’idea del quadro finito. Effettivamente tra i miei soggetti ci sono molte figure femminili, forse perché vedo nella donna, soprattutto nel suo volto, gran parte della bellezza del mondo, e non solo in termini meramente estetici.
Prediligi gli scorci, come fai a sceglierne l’uno piuttosto che l’altro?
Anche per i paesaggi vale lo stesso discorso: sono la parte rimanente. Qui però cerco le atmosfere e quindi le sensazioni; per questo motivo raramente sono descrittivo, ma al contrario: punto essenzialmente allo studio dei rapporti cromatici ed ai chiaro/scuri.
Cos’è per te fare arte?
Io dico che dipingo e lo faccio semplicemente perché mi piace farlo, mi realizza, ma non mi rilassa, anzi, il contrario.