Veroli, ecco la macelleria dei preti in vendita castrato agnello e porco
di Alfredo Gabriele
“Nel giorno 8 marzo 1726 alcuni ecclesiastici di Veroli, rappresentati dai Canonici di S. Andrea e di S. Erasmo sottoscrissero con atto notarile di S. Carinci un contratto notarile con un certo Benedetto figlio di Pietro Mastrantonio di Monte san Giovanni Campano il quale si impegnava di aprire in Veroli un Macello per persone ecclesiastiche da durare fino a tutto il Carnevale. Era la sua una macelleria riservata unicamente al personale del clero.
Prometteva di fornire tutte le sorti di carne di buona e perfetta qualità, come Castrato, Agnello e Porco a ragione di due baiocchi alla libbra e le Carni basse a quadrino meno di quello che venderà il Macellaro della Comunità etc. e mancando esso all’adempimento di tutte e singole cose suddette sia lecito alli signori Deputati ecclesiastici a provvedere a tutto il bisognevole a tutte spese e danni ed interessi etc.
Questa vendita di carni macellate di buona qualità ed a prezzi concorrenziali rispetto alla pubblica macelleria comunale fa ritenere che fosse cospicuo allora in Veroli il numero degli ecclesiastici in grado di mantenere in vita una macelleria privata e forestiera”.