Veroli, Fasti Verulani spostati e messi al sicuro ora non lasciare la copia al buio
di Marco Bussagli
Certo è che sono soddisfazioni! È di questi giorni la notizia che la celebre lastra dei Fasti Verulani verrà rimossa dalla sua attuale sede per essere collocata nel Museo Civico. Naturalmente c’è stato il plauso generale per l’attuale Amministrazione che ha attuato questa misura di tutela.
Peccato che quando, durante la campagna elettorale, posi anche questo fra i punti qualificanti di una mia eventuale azione di governo, tutti mi saltarono addosso, dicendo che si sarebbe andati incontro a una sorta di menomazione del paese. Un po’ come se, per paradosso, si pensasse di spostare il Colosseo.
Eppure, per esempio, il Davide di Michelangelo che sta in Piazza della Signoria a Firenze, è una copia. In particolare, gli allora proprietari del cortiletto medievale che ospita(va) quel bene da quasi cento anni (gli scavi che portarono alla scoperta risalgono al 1922!), ebbero parole di alta riprovazione, sebbene avessi già proposto di sostituire la lastra con una copia, come adesso accadrà. È questa faziosità miope, uno dei grandi limiti del nostro paese (Italia e Veroli insieme).
A questo punto, proporrei di affiancare la copia con un piccolo cartello (magari a fondo verde per non disturbare troppo), orientato verso il pubblico che sbircerà dal cancello, dove dire in due parole che quello è uno dei rari calendari di epoca romana perventi fino a noi e che la lastra originale è conservata presso il Museo Civico.
Ah, un’ultima cosa: la copia andrà illuminata opportunamente, altrimenti di notte farà la fine dell’originale oggi: invisibile. Chissà se anche su queste mie osservazioni, gli intellettuali verolani avranno da ridire.
Foto: Ferdinando Potenti