Veroli, foglia di fico i partiti si nascondono dietro le liste civiche

di Giorgio Mauti

Come è noto nei giorni scorsi si è insediato il nuovo Consiglio comunale di Veroli. Il primo atto è consistito nella nomina del presidente del consiglio comunale e dei “nuovi” assessori. Non si può non notare come la maggior parte dei componenti della nuova giunta siano figure già presenti nella precedente Amministrazione e che ora ricoprono i ruoli di maggior rilievo. Lo stesso neoeletto sindaco in occasione della presentazione della coalizione “Veroli unita per Germano Caperna Sindaco” affermò tra l’altro:”…la continuità ci ha permesso di arrivare a grandi risultati per Veroli ed è con lo stesso spirito di responsabilità che tutta la nostra squadra lavorerà”. Quindi continuità con il passato. D’altra parte lo stesso sindaco ricorda che la Sua esperienza amministrativa a Veroli ebbe inizio 15 anni fa,nel 2009, accanto al sindaco D’Onorio e senza interruzioni si è protratta sino ad oggi. In questa tornata elettorale c’è stata comunque una novità. Il “leitmotiv” durante la campagna elettorale è stato  infatti il cosiddetto “civismo”. Sempre in occasione della presentazione della Sua coalizione il neo Sindaco affermò la necessità di “saper anteporre il bene di Veroli ad ogni casacca di partito”. Ora leggendo i nomi della maggior parte dei membri della nuova giunta e dei consiglieri eletti sembra invece che le casacche di partito siano ben riconoscibili. Casacche soprattutto di partiti di sinistra. Lo dimostra chiaramente il fatto che alcune liste “civiche” che hanno sostenuto l’attuale sindaco portavano lo stesso nome di quelle che nel 2019 appoggiarono l’ex sindaco Cretaro che guidava un’amministrazione di sinistra. Nel 2019 si presentarono “Veroli Proxima”, “Cittadini di Veroli”, “Idea Comune”. Nel 2024 tre liste con identico nome ed immagino con identiche idee hanno appoggiato Germano Caperna! Infine durante la festa di ringraziamento per la sua elezione l’attuale assessore e vicesindaco Francesca Cerquozzi,già Consigliere con delega alla Cultura nella precedente Amministrazione, non si è risparmiata nel ringraziare la sua parte politica. Alla domanda “chi sente di ringraziare?” Cerquozzi tra l’altro ha risposto:”…ringrazio il mio Partito, il Pd, Danilo Campanari che per me è un esempio da seguire….” Altro che “civismo” ed anteposizioni a casacche di partito! Ma a proposito di “civismo” c’è solo da sperare che non si risolva in quello che il politologo Professore Alessandro Campi, docente di Storia delle Dottrine Politiche nell’Università di Perugia, ha definito un inganno. Afferma infatti il professore: “Cosa c’è di civico in candidati che vengono scelti direttamente dai partiti quando questi ultimi si sentono in difficoltà?” [Probabilmente qualche partito a Veroli si sentiva in difficoltà]. “Cosa c’è di civico in liste e sigle che nascono non per forza propria e dopo una lunga sedimentazione nella società ma solo con l’idea di allargare il bacino di consensi dei partiti e che nella gran parte dei casi spariscono un attimo dopo la chiusura delle urne?” In  sostanza, dice il professore, il tutto è preordinato al raggiungimento dell’elezione nascondendosi dietro la foglia di fico di candidati apparentemente non legati ai partiti ma che in realtà sono scelti, avallati, sostenuti e al dunque controllati da questi ultimi.