Veroli, funivia da Santa Maria a Prato di Campoli fino a Pizzo Deta ecco il collegamento diretto

Inserita nel programma elettorale di Marco Bussagli tre anni fa, la proposta fu avallata dall’ing. Cestra che oggi illustra il progetto in grado di sviluppare il territorio e rispettare l’ecosistema.

“In tutti questi anni, ormai tre il prossimo giugno, da consigliere comunale, ho potuto notare come le scelte dell’amministrazione e della maggioranza si sono caratterizzate per impegni economici di sola spesa. Intendo dire che i finanziamenti sono stati impiegati per l’acquisto d’immobili o la sovvenzione di opere di completamento edilizio (come il Palazzetto dello Sport, vero e proprio “Pozzo di San Patrizio” delle finanze comunali, costato 10.000.000,00 di euro senza contare le migliorie di accesso che si stanno apportando) che non sembrano avere quella ricaduta positiva e immediata che somme così ingenti dovrebbero suscitare nella comunità verolana in tempi brevi – ha affermato il consigliere comunale Marco Bussagli – Durante la campagna elettorale, invece, il centrodestra del quale mi fregiavo di essere il candidato sindaco, aveva proposto una vera e propria rivoluzione in questo senso, prefigurando la possibilità d’incrementare quelle potenzialità turistiche che, a dire il vero, non sono sfruttate in maniera adeguata.

L’idea messa sul tavolo, usciva dalle competenze di Maria Grazia Cestra, all’epoca ingegnere HSE manager presso un’azienda ciociara, che allora faceva parte dei candidati consiglieri del centro-destra a Veroli e che di recente si è proposta come candidato sindaco a Frosinone. In breve, si trattava d’investire nella costruzione di una funivia dalla zona di Santa Maria fino a Prato di Campoli e poi per Pizzo Deta per fare del polmone verde verolano anche un polmone turistico e trasformarlo in un volano economico di cui tutta la zona avrebbe davvero bisogno. Tuttavia, la cosa migliore, per comprendere a pieno aspetti tecnici e potenzialità, è lasciare la parola all’ing. Cestra”.

“Guardando la configurazione della superficie del Comune di Veroli ci accorgiamo che l’intero territorio è caratterizzato prevalentemente da conformazioni collinari e montuose che accolgono, in quasi tutto il territorio del Comune, attività antropiche – ha aggiunto l’ing. Maria Grazia Cestra – Chiaramente, un intelligente sviluppo dell’area comunale passa attraverso il rispetto e l’utilizzo corretto delle caratteristiche orografiche del territorio stesso. La crisi economica degli ultimi anni e la gestione del territorio non proprio attenta hanno causato l’impoverimento dell’area industriale ciociara con conseguente chiusura di moltissime aziende industriali e artigianali. Il contraccolpo a questa crisi ha causato l’impoverimento di tutta la Ciociaria e, in particolare, di quelle aree più interne, come il Comune di Veroli, più lontane da una politica di stampo industriale per tradizione culturale e per conformazione del territorio.

Sarebbe più che corretto, allora, rilanciare l’economia valorizzando la naturale conformazione del territorio e le bellezze artistiche-culturali presenti in tutto il Comune, favorendo l’incremento di tutte quelle attività economiche la cui esistenza è proprio in funzione di un complesso intreccio turistico-artistico localizzato nell’area. Un possibile progetto di sviluppo in tal senso potrebbe riguardar la realizzazione di una funivia che unisce Prato di Campoli a Pizzo Deta, la seconda cima montuosa più alta della catena degli Ernici (primo tronco), collegata a un tratto più a valle (secondo tronco) che parte dalla zona di Santa Maria Amaseno. 

Una volta costruita l’opera non è difficile prevedere un incremento consistente del flusso turistico in tutta la zona del Comune e una valorizzazione in termini economici di tutto il territorio. Se mi si concede di viaggiare con l’immaginazione, il mio desiderio di estate mi fa immaginare un consistente flusso turistico di famiglie, di giovani e di anziani, tante strutture con posti letto curate e ospitali, anche in quota (ma senza deturpare la natura), bar e punti di ristorazione, una rete di servizi di collegamento tra le varie zone, nuove attività di fornitura e sostegno delle attività turistiche, eventi culturali e di aggregazione per l’intrattenimento delle numerose persone presenti nella nostra area e di chi viene da fuori. Immagino un nuovo substrato sociale ed economico attivo, con nuove attività e nuove figure professionali al servizio dei turisti richiamati dalla presenza della funivia, dove anche i nostri giovani investono il loro futuro.

Con la mente mi lascio cullare dal silenzio delle nostre montagne, dalla visione di paesaggi mozzafiato, dal benessere di un tempo libero a contatto con la natura, lontano dai rumori e dal caldo torrido estivo e, di questi tempi, più lontano dai contagi del virus, grazie all’attività all’aria aperta. Nuovi progetti, nuove mete, nuove idee, diverso sviluppo! La pandemia, la guerra, la crisi energetica devono farci riflettere ulteriormente su dove ci stiamo dirigendo e soprattutto sul futuro che stiamo preparando per i nostri figli nella nostra Ciociaria”.