Veroli, funivia da Santa Maria a Prato di Campoli fino a Pizzo Deta sviluppo e posti di lavoro
Veroli, funivia da Santa Maria a Prato di Campoli fino a Pizzo Deta sviluppo e posti di lavoro.
“Dal 20 dicembre 2021 è possibile prendere una nuova cabinovia lunga quattromila seicento metri che collega Son dei Prade a Bai de Dones nel comprensorio della conca D’Ampezzo – ha affermato l’ing. Maria Grazia Cestra – Dal 26 giugno 2009 le Dolomiti sono state dichiarate patrimonio mondiale dell’Unesco in considerazione dell’unicità e della bellezza del paesaggio. La volontà nel dotare il territorio dolomitico di impianto di trasporto pubblico a fune rappresenta un atto di generosità e accoglienza nei confronti di un pubblico interessato a scoprire le bellezze naturalistiche e una volontà di condividere tutto ciò che il territorio offre. E la nostra terra di Ciociaria cosa offre? Offre bellezze naturalistiche legate a paesaggi collinari e montuosi mozzafiato, una cultura e Monumenti anche millenari e tradizioni uniche. Questa unicità del territorio può diventare il motore di uno sviluppo sostenibile del territorio legato a un programma di sviluppo turistico dell’area e a una valorizzazione delle tradizioni. E prendendo esempio dalle Dolomiti, il trasporto pubblico a fune rappresenta una opportunità”.
“La funivia Santa Maria Prato di Campoli Pizzo Deta avrebbe una lunghezza di circa dieci chilometri ed è pensata suddivisa in due tronconi – ha aggiunto l’ing. Cestra – Il primo permetterebbe ai turisti di parcheggiare presso la stazione di Santa Maria e di raggiungere il famoso Prato di Campoli senza le auto, evitando in questo modo l’inquinamento ad esse associato, compreso l’inquinamento acustico . Il seconto garantirebbe agli amanti della montagna di assaporare una natura lontano dall’uomo. La funivia rispetta la natura, non genera impatti sulla flora sulla fauna e si integra perfettamente nel paesaggio. Inoltre garantisce una più veloce accessibilità nelle aree montane per un controllo capillare, anche contro i piromani. Affianco al trasporto pubblico a fune vanno previste strutture e servizi di completamento per l’offerta turistica: baite in punti strategici, strutture ricettive, ristorazione, servizi turistici in generale e spettacoli. Questo progetto turistico deve essere completato con un percorso di visita dei siti di rilievo storico culturale che comprende anche l’Abbazia di Casamari, la Certosa di Trisulti, il Castello di Fumone, Frentino, Arpino, aree archeologiche di Frosinone. Sicuramente il progetto è interessante, attrattivo per un turismo rispettoso della terra che li ospita, consentirebbe un rinnovamento sostenibile del territorio ciociaro a livello economico e permetterebbe la nascita valorizzazioni di nuovi lavori legati alla riscoperta delle nostre tradizioni”.
Redazione Veroli