Veroli, gli alunni della ‘Caio Mario’ incontrano lo scrittore Enaiatollah Akbari
“…una storia condivisa è un terreno di incontro molto fecondo (…). Tanto più preziosa allora sarà l’occasione in cui sia possibile condividere con l’autore stesso le emozioni e i pensieri suscitati dalla lettura”. (Vera Sighinolfi).
Gli alunni e le alunne delle classi terze della Scuola Secondaria dell’Istituto Comprensivo “Veroli 2°”, nei giorni scorsi hanno incontrato on line Enaiatollah Akbari, protagonista del coinvolgente ed attualissimo libro di Fabio Geda “Nel mare ci sono i coccodrilli”. È questo un racconto emozionante, trattato con la semplicità con cui gli occhi di un giovane ragazzo guardano il mondo, un mondo spesso ingiusto ed egoista ma fatto anche di persone che sanno apprezzare e premiare chi vive sperando e lottando per avere un futuro migliore.
Il libro è stato letto con attenzione, trovando, tra le righe, informazioni che nemmeno si immaginavano, sulla vita e sulle esperienze di chi arriva da lontano, dei migranti come Enaiat. L’incontro con il protagonista è diventato una delle strategie attraverso cui proporre un’immagine viva e dinamica del libro e favorire la scoperta della lettura come momento di fruizione libera e piacevole. Il libro e l’incontro, poi, hanno rappresentato la pista di decollo per percorsi originali, nei quali hanno trovato spazio le molteplici emozioni suscitate dalla lettura, le curiosità, le fantasie, i pensieri e le riflessioni di tutti gli alunni.
I docenti hanno organizzato e guidato l’evento, che ha incluso la presentazione di un lavoro multimediale, di elaborati grafico-pittorici e di intermezzi musicali…il tutto prodotto dalle allieve e dagli allievi dell’ultimo anno della secondaria di primo grado “Caio Mario”. Il progetto, in collaborazione con Demea eventi culturali, è nato dalla constatazione di un tiepido interesse dei ragazzi nei confronti dell’oggetto libro, che spesso reputano un qualcosa di altro dalla loro idea di piacere.
“Per molti l’attività di lettura significa mera esercitazione e spesso viene portata avanti senza entusiasmo perché a questa attività, in qualche modo, sono “costretti” – precisa la prof.ssa Angela Avarello, Dirigente dell’Istituto Comprensivo – La lettura (principale chiave di accesso al sapere e autoreferente nei processi di crescita dell’individuo) deve quindi essere riscoperta dai ragazzi, come attività libera, oltre che piacevole. In un’epoca in cui si assiste, purtroppo, alla crescente perdita di valore del libro e al disinteresse verso la lettura, la scuola deve rappresentare, il luogo privilegiato e speciale per promuovere itinerari e strategie atti a suscitare curiosità e amore per il libro, a far emergere il bisogno e il piacere della lettura. Questa attività ha rappresentato per gli alunni un’esperienza umana e culturale unica, un’occasione per coltivare la mente e le emozioni, un laboratorio attivo per l’educazione alla riflessione e all’apprendimento”.
Il lungo viaggio di Enaiat, fa riflettere, commuove, fa una immensa tenerezza ed insegna molto. In un periodo in cui si discute giornalmente di immigrazione, clandestinità, intolleranza, razzismo, è uno di quei libri che dovrebbero leggere tutti, perché l’intolleranza nasce da ciò che non si conosce, perché le vite di questi uomini che arrivano sulle nostre coste sono tanto distanti da noi, ed è forse per questo che ne abbiamo paura.
E’ necessario condurre i bambini ed i ragazzi alla scoperta della lettura come piacere, con una metodologia che miri il più possibile al recupero di una dimensione “seduttiva del leggere”, attraverso percorsi ragionati e graduali, caratterizzati da attività motivanti.
Attività simili sono in grado di offrire agli allievi un’azione che crei motivazioni nuove alla lettura e di renderli consapevoli dell’importanza del leggere, che non deve essere inteso come un lavoro sterile e noioso, ma come un’attività che permette di scoprire mondi, modi di vivere e di pensare diversi e anche di riflettere su se stessi e sulle proprie opinioni”. Lo comunica Istituto Comprensivo Veroli 2.