Veroli-“Illustre cittadino dimenticato, c’è da vergognarsi”
di Giorgio Mauti
Probabilmente tanti verolani non sono a conoscenza che l’illustre archeologo Amedeo Maiuri nacque a Veroli il 7 Gennaio 1886 e morì a Napoli il 7 Aprile 1963.
Nel 2018 il Comune di Ceprano ha intitolato a Maiuri il museo archeologico di Fregellae. A Veroli, sua città natale c’è invece solo una lapide che lo ricorda, nei pressi del Duomo di Sant’Andrea. Una lapide apposta a cura del Circolo Archeologico Romano, un ente privato. Quindi niente di ufficiale.
Per questo nel 2018 mi rivolsi con diverse e-mail al sindaco di Veroli e all’assessore alla Cultura Verro proponendo di rendere finalmente omaggio all’illustre concittadino. Tra l’altro proposi di dedicare a Maiuri il Museo civico archeologico, privo di denominazione ed in fase di ristrutturazione. Non ho mai ricevuto una risposta. Ricordo che il 23 Aprile 2019 durante la cerimonia di inaugurazione del museo intervenni per far presente che si era persa una occasione per ricordare Maiuri.
Il sindaco tentò invano di togliermi la parola ma andai fino in fondo con il mio intervento e mi dichiarai orgoglioso che il nome di Maiuri era finalmente risuonato nell’aula consiliare.
Ben altri uomini e donne di cultura hanno risposto invece alle mie e-mail. Per tutti cito il prof. Massimo Osanna, già direttore del Parco archeologico di Pompei e da pochi giorni direttore generale dei musei d’Italia del MiBACT. In una sua e-mail a me indirizzata il 2 Marzo scorso così il professore si esprimeva: “Grazie della e-mail e dello sforzo fatto nella sua cittadina per ricordare un grande personaggio della cultura italiana del ‘900. Il mio impegno a Pompei non poteva che partire dalle realizzazioni di Amedeo Maiuri, la cui opera mi ha sempre sorpreso per ampiezza, vastità di visioni, professionalità…”.
Un’ultima curiosità che però fa riflettere. In un dépliant del Sif Cultura che illustra il programma per l’estate-autunno 2020 di laboratori e incontri nei musei, biblioteche e archivi della Provincia, ironia della sorte ha voluto che nella stessa pagina venisse illustrato il programma da svolgere nel ‘Museo Archeologico ‘A. Maiuri’ di Ceprano e quello da svolgere nel ‘Museo Civico Archeologico’ di Veroli. C’è da vergognarsi!
Chi era Amedeo Maiuri? Entrato nella Sovrintendenza alle Antichità di Napoli nel 1912, passò nel 1914 a dirigere i lavori archeologici nelle Isole del Dodecaneso ove svolse una interessante attività scientifica.Dal 1924 diresse la Sovrintendenza alle Antichità della Campania, dedicandosi soprattutto alla campagna di scavi a Pompei ed Ercolano. Dal 1941 ricoprì la Cattedra di Antichità Pompeiane nell’Università di Napoli.Fu direttore del Museo archeologico di Napoli e di Rodi nell’Egeo.Dal 1951 al 1956 tenne la Cattedra di Storia romana nell’Istituto universitario “Suor Orsola Benincasa” di Napoli. Dal 1936 fu socio dell’Accademia dei Lincei.Tra le località più importanti in cui prestò la sua opera di archeologo vanno citate, oltre naturalmente a Pompei ed Ercolano, Liternum, Elea, Stabia, Capri, Sperlonga, Paestum, Sibari, Metaponto, Terme di Baia.
Maiuri attraversò indenne le epurazione postbelliche e fu nominato dal Governo Badoglio reggente della Direzione che già guidava e che continuò a tenere fino al 1961.Una delle sue scoperte più famose fu quella del cosiddetto Antro della Sibilla a Cuma. Ha lasciato numerosi scritti di vasta dottrina e di superba vena letteraria. Tra i più significativi Passeggiate Campane, Vecchie e nuove cronache dell’archeologia campana, Pompei ed Ercolano tra case ed abitanti,Vita di archeologo, Breviario di Capri. Numerose inoltre le opere di carattere prettamente scientifico. Per la collana degli itinerari, musei, gallerie e monumenti d’Italia edita dal Ministero della Pubblica Istruzione e dal Ministero per i Beni culturali ed Ambientali ha curato i volumi dedicati a Pompei, Ercolano,Capri e Campi Flegrei, più volte ripubblicati anche nelle principali lingue europee.
Sono state dedicate ad Amedeo Maiuri strade a Napoli, Roma, Salerno, Quarto, Aversa, Orta di Atella, Acerra, Passo di Mirabella, Capri ed Anacapri, Sapri, Trebisacce, Minturno, Bacoli. Troviamo scuole dedicate all’archeologo a Napoli, Pompei, Ercolano, Ceprano e Frosinone.