Veroli in fiore, aiuole abbandonate erba secca niente decoro sembra il deserto
di Giorgio Mauti*
Come è noto l’acronimo NIMBY (Not In My Back Yard),in lingua italiana “non nel mio giardino”, sta ad indicare in senso figurato la protesta da parte di una comunità locale contro la realizzazione di opere o infrastrutture che si reputa abbiano un impatto negativo dal punto di vista ambientale su un territorio a lei vicino. A Veroli invece l’espressione potrebbe ben essere utilizzata con il suo significato letterale. Da una parte infatti l’Amministrazione comunale pubblica il bando di concorso “Verolinfiore” al fine tra l’altro di “promuovere i valori ambientali e la cultura del verde e così esprimere, attraverso la coltura delle piante, l’amore per la propria terra e la natura”. Ma anche, si legge nel bando, per “sensibilizzare i cittadini verso il decoro e l’abbellimento della Città”. Dall’altra trascura in modo vergognoso i propri spazi verdi pubblici come per esempio le aiuole antistanti al Monumento ai Caduti dove domina solo erba inaridita e non si vede un fiore, una ciotola o un vaso per abbellirle. Ma qui purtroppo non si tratta solo di scarso senso del decoro urbano. È soprattutto il segno della mancanza di rispetto verso quei Concittadini che hanno sacrificato la propria vita per la Patria. Altro che promozione di valori ambientali e sensibilizzazione dei cittadini. Diano per primi l’esempio i “solerti” Amministratori!
*Già docente Scuola Media “G. Mazzini” di Veroli