Veroli-Santa Salome, in città fedeli dalla Spagna
[one_third][/one_third] Intervista a Don Angelo Oddi, Rettore della Basilica di Santa Maria Salome. «La Santa Patrona diventa la Storia di Veroli».
Qual è il ruolo della Confraternita di Santa Maria Salome che ha raccolto numerose adesioni, in particolare negli ultimi anni?
«Il rapporto tra Veroli e Salome è come il rapporto tra Madre e Figli. Salome diventa la Storia di Veroli, non si potrà mai capire la civiltà verolana senza passare per Salome; un rapporto intimo, quasi il DNA della città. La Confraternita è nata nel 1209 dietro il ritrovamento del corpo della Madre Salome, io ho voluto solo rivitalizzarla dando ai fratelli come fine la custodia della Basilica, con il suo immenso patrimonio artistico e il divulgare il culto della Santa».
Alle celebrazioni prenderanno parte anche altre confraternite presenti nel territorio?
«Sì, alle celebrazioni saranno presenti diverse confraternite della nostra diocesi oltre a Castelliri. Dalla Campania la confraternita di Boscotrecase e dalla Spagna una delegazione proveniente da Bonares».
In che modo si arriva spiritualmente pronti alla festa della discepola di Gesù?
«I Verolani forse non comprendono appieno l’importanza di questa memoria storica, della presenza di una delle donne che stavano sotto la Croce. Si può essere consapevoli del patrocinio di Salome solamente se si cerca di seguirne le orme, di entrare sempre più nella bellezza del Vangelo annunciatoci da Lei».
Gli adulti, a Veroli, considerano Santa Salome la protettrice della città. Anche i giovani hanno questa immagine della Patrona?
«I giovani oggi sono distratti dalla confusione delle cose e si fa fatica nel comunicare la bellezza di eroi veri come Salome che hanno messo la loro vita al servizio di ideali grandi. In questi anni si sono tenuti incontri con i bambini dal titolo ‘Raccontami una storia…’ e con il loro linguaggio si è parlato di Maria Salome come donna, Madre, Apostola».