Veroli, traffico in tilt al liceo macchine in terza fila viale dello Chalet abbandonato
di Cesare Novelli
Qualche amministratore, che in circa quindici anni non ha speso mezza parola (non è colpa sua meglio non sparare sulla croce rossa) per la riqualificazione della zona avrebbe detto che il viale dello Chalet è bello. Che scoperta! Del resto parliamo di gente che ha iniziato a conoscere Veroli solo di recente e per sbaglio, abitutata a vivere altrove. Noi che invece la conosciamo da parecchio possiamo affermare che viale XXI aprile, cosiddetto viale dello Chalet, era bello e invidiato da tutti i comuni limitrofi. Era.
Oggi è un luogo abbandonato che ha perso la sua identità come tutta la città di Veroli che da centro di formazione altamente qualificato si è trasformato in un centro depredato.
Un viale con annesse macchine parcheggiate in seconda e terza fila fino alla curva dell’Eden senza uno straccio di divieto di sosta o di striscia blu (in altri comuni per parcheggiare le vetture in mezzo alla strada si paga). Nella parte interna dello stesso viale spuntano ferri arrugginiti, tavole da cantiere al posto della staccionata, lampioni rotti e chi più ne ha più ne metta. Ogni mattina vedo foto del caos a San Martino, macchine davanti al liceo i cui conducenti non sanno dove andare oppure della confusione in viale XXVIII ottobre, laddove la pompa di benzina viene letteralmente occupata da genitori che non sanno dove sostare; lo stesso titolare della stazione di rifornimento costretto a restare aperto oltre l’orario di uscita degli alunni per evitare che il piazzale del distributore diventi un parcheggio con relativo lucro cessante.
Il paese ha perso tutto, beni, servizi, valore immobiliare, prestigio. Una catastrofe. Da questa situazione potrà solo risalire perché il fondo è stato toccato e raschiato.