Viaggi cancellati e rimborso biglietti, in Ciociaria contattare Sos Air
L’esperta in Diritto del Trasporto Aereo, Veronica Quatrana, fondatrice di Sos Air, in lotta contro la carenza di tutela dei diritti dei viaggiatori: pochi gli strumenti a disposizione e tempistiche spropositate.
“Con il D.L. del 9 marzo 2020 n. 14 l’Italia è diventata “zona rossa” e veniva consolidata l’impossibilità oggettiva di partire – ha affermato Veronica Quatrana – Tutti coloro che avevano prenotato un biglietto aereo o un pacchetto viaggio, si trovavano dunque a doverne richiederne il rimborso. Il dubbio, sin da subito, è stato: “voucher o rimborso monetario?” Mentre la normativa comunitaria ed il Codice del Consumo propendevano a favore del rimborso monetario, il D.L. 17 marzo 2020 n.18, cd. ‘Cura Italia‘” inaspriva gli animi dei viaggiatori prevedendo che la scelta tra voucher e rimborso monetario spettasse alle compagnie aeree. Un Decreto Cura Italia che cura sicuramente le grandi compagnie aeree, a discapito dei viaggiatori. La legge 24 aprile 2020 n. 27 dispone infatti che il voucher assolve gli obblighi di rimborso e non richiede alcuna forma di accettazione da parte del destinatario. I diritti dei passeggeri risultano, a tutti gli effetti, lesi poiché la maggior parte dei viaggiatori, anche in considerazione delle ripercussioni economiche che il lockdown ha portato, sono più interessati a ricevere indietro il proprio denaro piuttosto che accettare un voucher da utilizzare in un futuro ipotetico.
E le tempistiche? “I rimborsi per i voli cancellati dovrebbero avvenire entro 7 giorni e quelli per i pacchetti viaggio entro 14, mentre la legge italiana ha previsto un termine di 30 giorni per l’emissione del rimborso – ha aggiunto Quatrana – Oltre ciò, non si può non menzionare la recente sentenza della Corte di Giustizia dell’Unione Europea che ha cambiato totalmente la normativa relativa al foro competente per questo tipo di controversie. E’ del tutto impossibile che un cittadino di Frosinone possa rivolgersi al Tribunale del capoluogo per ottenere rimborsi aerei o risarcimenti, dovendosi inspiegabilmente recare presso uno dei Tribunali riferibili al luogo di partenza o di arrivo del volo oppure al luogo ove la compagnia aerea ha la propria sede”.
“Un ennesimo ostacolo rilevante: il canale attraverso cui effettuare le richieste di rimborso. La maggior parte delle richieste di rimborso resta inevasa perché il form da compilare online messo a disposizione dalle compagnie spesso è interessato da problemi tecnici che rendono il servizio mal funzionante. Ecco perché molti viaggiatori si rivolgono al nostro studio legale collegandosi sulla pagina Facebook Sos Air. I nostri passeggeri vengono sempre tutelati ed in maniera totalmente gratuita ma, quando abbiamo a che fare con compagnie che pur lavorando in Italia non hanno sede secondaria nel nostro Paese, le difficoltà sono spesso insormontabili. Vi è, al momento, una procedura d’infrazione aperta nei confronti dell’Italia da parte della Commissione Europea. Ci auguriamo che le tutele a disposizione dei viaggiatori siano al più presto rivisitate in favore di una normativa più attenta alle esigenze dei soggetti più deboli”.
Redazione Digital