Vincenzo Arduini, il ciociaro che vinse tre volte Italia-Inghilterra

di Fernando Arduini

Racconto una memoria di mio padre. Fatto prigioniero in Africa nel 1940 dagli inglesi, insieme ad altri 40000 “ragazzi”, portato prima in Sudafrica poi in Inghilterra, ribadiva che non passava un giorno in cui gli inglesi non umiliassero i nostri soldati.

Il cibo era poco e quando qualcuno veniva sorpreso a rovistare nell’immondizia botte e colpi di fucile. Poi un giorno per un’ulteriore umiliazione il comandante inglese convoca il comandante italiano e gli dice “Noi abbiamo inventato il calcio, voi avete vinto due mondiali perché non giocare Italia-Inghilterra? Il comandante italiano disse “Va bene”, si sparse la voce tra chi sapesse giocare e papà subito si fece avanti (Prima di partire era un giocatore del Frosinone).

Gli inglesi però chiamarono tutti giocatori della Premier League per continuare l’eterna “umiliazione”. Arrivò il giorno della partita. Maglia azzurra noi, maglia bianca loro. Tutto in regola, la partita fu vinta dall’Italia e gli avversari non accettarono la sconfitta perché secondo il centravanti inglese, papà (che lo marcava) era troppo duro e impossibile da superare.

Chiesero la rivincita e persero di nuovo (sempre colpa di papà). Il comandante inglese convocò papà e gli disse se per la terza partita avesse accettato di giocare con la maglia dell’Inghilterra. Papà accettò ma ad una condizione disse “Io sono cuoco e voglio andare in cucina” (Papa’ non sapeva cuocere neanche un uovo).

Il comandante inglese autorizzò, si diffuse la voce della decisione di papà e contro di lui sputi, insulti e spintoni (Aveva un piano, poi i compagni si sarebbero resi conto). Ebbene dalla cucina papà fece uscire molto più cibo, non riuscì a sfamare 40000 ma tanti riuscirono a mangiare capendo la sua decisione.

Arrivò il giorno della partita. Il comandante inglese consegnò la casacca bianca a papà che gli rispose “Mai indosserò questa maglia”. Con un balzo prese un fucile ad una guardia e lo diede al comandante dicendogli “Preferisco la morte con la maglia azzurra”. Il comandante prima serio poi con un sorriso gli rispose “Vai a giocare con la tua Italia”. Gli azzurri vinsero per la terza volta.