Vino, l’Europarlamento boccia i riferimenti al cancro “Non è nocivo”
Il «consumo nocivo di alcol» è un fattore di rischio per il cancro e non più il «consumo di alcol». L’introduzione dell’aggettivo «nocivo» è una delle modifiche votate martedì sera dagli europarlamentari riuniti in plenaria a Strasburgo alla relazione sul Piano anti-cancro, che affronta la questione della lotta al cancro in tutti i suoi aspetti, dalla diagnosi precoce all’accesso alle cure, dalla ricerca alla prevenzione, indicando una serie di proposte. Dal testo è stato anche cancellato il riferimento ad avvertenze sanitarie in etichetta (sul tipo di quelle usate per le sigarette) sostituito con «informazioni sul consumo moderato e responsabile».
Il 15 febbraio gli eurodeputati riuniti in plenaria a Strasburgo hanno votato gli emendamenti al report presentato dalla commissione Beca. Sono passati gli emendamenti presentati dagli eurodeputati della cosiddetta «maggioranza Ursula» Paolo De Castro (Pd, S&D), Herbert Dorfmann (Svp, Ppe) e Ire’ne Tolleret (Renaissance, Renew). Mercoledì c’è il voto al testo nel suo complesso e sarà reso noto nel pomeriggio. Il piano non è una proposta legislativa né è un documento vincolante, ma è un documento di indirizzo politico. Il mondo del vino italiano ed europeo era però in agitazione, prima del via libera alla modifica del testo. Il report infatti include tra le sostanze cancerogene l’alcol, ricordando che «in Europa circa il 10 % di tutti i casi di cancro negli uomini e il 3 % di tutti i casi di cancro nelle donne sono riconducibili al consumo di alcol» e cita l’Oms dicendo che «riconosce che non esiste un livello sicuro di consumo di alcol per quanto riguarda la prevenzione oncologica». Questa parte però è stata così modificata: «il livello più sicuro di consumo di alcol non esiste per quanto riguarda la prevenzione oncologica». Il testo chiede anche un aumento delle tasse sulle bevande alcoliche. È stato bocciato l’emendamento che modificava questa parte. Mentre è passato un emendamento che ammorbidisce la parte sulle sponsorizzazioni. Nel testo si invitava a proibire «la sponsorizzazione di manifestazioni sportive da parte di produttori di bevande alcoliche» quando partecipano minori. L’emendamento approvato invita a proibire «la pubblicità e la sponsorizzazione di bevande alcoliche in occasione degli eventi sportivi qualora a tali eventi partecipino principalmente i minori». corriere.it