Violentata nei bagni della scuola, “Lo imploravo di smetterla ma lui non si fermava”

Ha cambiato scuola, ma sta ancora affrontando un percorso di assistenza psicologica. Lei ha 15 anni (la chiameremo Laura) e un anno fa sarebbe stata violentata nei bagni di un istituto superiore di Genova. È avvenuto durante l’ora di ricreazione. Un compagno di scuola, di un anno più grande, l’ha presa per un braccio e l’ha trascinata in uno sgabuzzino attiguo ai bagni, dove si sarebbe consumata la violenza. «Lo imploravo di smetterla ma lui non si fermava — ha denunciato —. Anzi, diventava sempre più violento e rideva. Io ero terrorizzata. Non riuscivo nemmeno a urlare». Un racconto choc, confermato nel corso di un incidente probatorio. A distanza di un anno, come anticipato ieri dal Secolo XIX, il pm dei minori ha notificato l’avviso di conclusione indagini. Il 16enne, con precedenti e fama da bullo, rischia il processo per violenza sessuale continuata e aggravata. La scuola lo aveva già espulso, anche se i legali di Laura hanno annunciato di voler far causa anche all’istituto genovese. «Tutto è avvenuto in orario scolastico — dice l’avvocata Vittoria Garbarini — e la scuola deve garantire la sicurezza degli studenti, tra l’altro minori». La ragazza ha riferito che quella mattina la violenza si è interrotta «solo quando, a un tratto, lui ha sentito la voce di un professore che però non si è accorto di nulla». Subito Laura è rientrata in classe in lacrime. E quando un’insegnante l’ha notata ha raccontato tutto. Poi con i genitori ha presentato denuncia. Qualche giorno dopo il 16enne avrebbe anche minacciato un amico di Laura che gli aveva chiesto spiegazioni. Anche in quel caso lo aveva affrontato nei bagni della scuola e, mostrandogli un grosso coltello, lo aveva avvertito: «Non fare il furbo, altrimenti finisci male». corriere.it